San Cataldo è un piccolo comune in provincia di Caltanissetta, nel cuore di quella Sicilia collinare che in pochi conoscono. D’estate si soffre il caldo, d’inverno si soffre il freddo. In estate le colline sono arse dal sole cocente, la vegetazione è completamente bruciata dalle temperature torride. In inverno invece non è raro assistere ad intense nevicate.
San Cataldo ha origini relativamente recenti, ma qui, come in ogni altro paesino dell’entroterra siciliano, le tradizioni culinarie sono fortissime. Uno dei dolci tipici di questo paese è la “ciambella”. Le virgolette sono d’obbligo, visto che questo dolce non ha nulla a che vedere con ciò che il nostro immaginario associa alla parola ciambella. Niente buco al centro, niente sofficità, niente tortiera. E’ un dolce che anticamente veniva portato alle persone malate in ospedale, semplice ma buonissimo. Essendo molto zuccherino e molto carico di uova, era ritenuto particolarmente nutriente e si pensava che potesse aiutare la persona malata a rimettersi in forze. Veniva gustato abitualmente insieme ad una tazza di tè caldo.
E’ una antica ricetta di origine contadina, preparata con soli tre ingredienti: uova fresche, zucchero grezzo e farina di grano tenero maiorca
Da qualche anno la ciambella di San cataldo è entrata a far parte del presidio “Slow Food” e ad ottobre è possibile partecipare alla Sagra annuale ad essa dedicata.
Ciambelle di San Cataldo
4 uova
375 gr zucchero di canna
farina maiorca integrale q.b. (circa 400 gr)
Versare in una pentola le uova con lo zucchero e scaldare sul fuoco fino a 45°, mescolando con un cucchiaio di legno. Lasciare raffreddare completamente a temperatura ambiente, senza mai toccare. Quando ben freddo, unire la farina un cucchiaio alla volta, mescolando con un cucchiaio di legno. L’impasto è pronto quando è morbido ma il cucchiaio rimane in piedi da solo.
Distribuire l’impasto con una sacca da pasticceria su una teglia rivestita da carta forno, formando dei filoncini lunghi circa 10 centimetri. cuocere in forno a 180° per circa 10 minuti. Le “ciambelle” sono pronte quando hanno creato una patina lucida in superficie, e sono ancora morbide al cuore. Sfornare e fare raffreddare, e poi riporre in sacchetti in modo da mantenerne la freschezza
Buon Appetito!
Stefania