La canditura è un processo che permette di far penetrare uno sciroppo di acqua e zucchero a bassa temperatura all’interno di un frutto, in modo da renderlo morbido e zuccherino, e permetterne la conservazione. E’ un processo lungo, ma non difficile, che, a livello casalingo, richiede almeno 4 giorni di lavoro. Il metodo casalingo classico per candire dei frutti o delle scorze di agrumi, infatti, prevede che essi siano immersi nello sciroppo e che esso sia portato al bollore per più volte al giorno e per più giorni, cercando quindi di mantenerne la temperatura sempre alta e costante, finchè lo zucchero sarà penetrato nei frutti e finchè lo sciroppo non si sarà ridotto.
Avendo a disposizione molte (davvero molte) arance, ho pensato a come poter fare per accellerare il processo, visto che, per quanto facile, il processo è lungo e richiede un pentolone ingombrante impegnato per una settimana in cucina. Dopo un breve consulto con Teresa, ho deciso di provare un esperimento, perfettamente riuscito.
Permettemi un suggerimento: raccogliere tante scorze implica avere tante arance da consumare. Ovviamente il modo più veloce è produrre anche della marmellata. trovate qui la mia ricetta classica, mentre qui da Stefania una con il bimby
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Scorze di arancia candite velocemente in una notte
1 kg di scorze di arancia bio
2 Kg di zucchero
1 litro di acqua
200 gr glucosio (o miele)
Prima di tutto, è necessario specificare che è importante scegliere delle scorze spesse grosse e polpose. Sbucciare quindi le arance, rimuovendo la scorza con tutta la sua parte bianca. Lasciare in ammollo le scorze in acqua fredda per mezza giornata, cambiando l’acqua più volte. In questo modo si eliminerà l’amaro e le scorze si impregneranno di acqua. Sgocciolare bene le scorze e pesarle. Pesare in proporzione anche gli altri ingredienti ed inserire tutto in un pentolone di ghisa/acciaio/terracotta che possa andare in forno. La pentola dovrà essere abbastanza capiente per contenere tutto e le scorze dovranno essere ricoperte completamente da un dito di sciroppo. Portare lo sciroppo a bollore sul fuoco e spegnere. Trasferire la pentola in forno caldo a 120° e lasciare tutta la notte (io circa 7 ore) in forno, senza coprire. Al mattino, lo sciroppo si sarà ridotto e le scorze appariranno traslucide. Se necessario (in base alla quantità e alla grandezza della pentola) prolungare o diminuire i tempi. Travasare le scorze in barattoli di vetro ben puliti e riempire con lo sciroppo rimasto. In questo modo si conserveranno a lungo nel loro sciroppo, rimanendo morbide e succose.
Note:
- lo sciroppo residuo è buonissimo ed è perfetto, diluito, per bagnare torte o preparare cocktail analcolici.
Oggi è il 100% Gluten Free (fri)Day
Buon Appetito!
Stefania
7 commenti
ehhh ma questa è uno scoooop!
grazie per la condivisione.
p.s. ma quanto peserà sulla bolletta della luce? hihihihihihi
Più o meno quanto costa accendere e spegnere il gas per 3 volte al giorno per 5 giorni
Mamma mia, sarò in grado?
Ma il forno deve stare acceso a 120° tutta la notte? oppure si porta a 120°, poi si spegne e le bucce stanno dentro il forno caldo ma spento?
Sei la seconda che me lo chiede, evidentemente non ho scritto bene, ora sistemo il post, grazie!
Il forno va tenuto acceso tutta la notte
[…] con il forno. Il principio è lo stesso: tempo lungo e bassa temperatura: come per esempio spiega Stefania nel suo […]
Ciao Stefania volevo provare a fare questo procedimento veloce, ma poi vanno invasate da calde come la marmellata? Una volta invasate in vasetti piccoli poi durano tanti mesi? grazie Silvia
Ciao Silvia, se li metti nel barattolo bollenti e chiudi il tappo ermeticamente, come se fosse una normale marmellata, durano parecchi mesi, anche un anno. In alternativa le puoi conservare in barattoli di vetro o contenitori non sottovuoto, ma in frigorifero