Amo molto fare le torte moderne, quelle con tante preparazioni, mousse, glasse, croccanti e bavaresi. Se però, poi, mi doveste chiedere qual’è la mia torta preferita, non avrei alcun dubbio: la torta di mele.
Mi piace che la torta di mele sia ricca di mele, ce ne devono essere molte e si devono sentire bene. Adoro l’abbinamento con la cannella, ma anche con l’uvetta e le noci. Ecco, la mia torta di mele deve essere così.
Per queste tortine, ho dovuto rinunciare all’uvetta e alle noci, visto che erano destinate a mio figlio e lui non le gradisce. Ho però abbondato di mele e di cannella, come piace a me.
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Tortine di mele con farina di grano duro
Mio riadattamento di una ricetta di Luca Montersino
Per 18 tortine monoporzione:
250 gr burro morbido
scorza di 2 limoni
1/2 cucchiaino di cannella
100 gr zucchero a velo
1/2 cucchiaino di sale
4 tuorli
20 gr liquore amaretto
230 gr farina di grano duro “Senatore Cappelli”
1 bustina di lievito per dolci
3 mele tagliate a dadini
4 albumi
100 gr zucchero a velo
1 mela tagliata a fettine per decorare
1 cucchiaio di zucchero di canna
Come prima cosa, sbucciare e tagliare le mele: 3 mele a cubetti, la quarta a fettine sottili. Irrorarle con il succo del limone e tenere da parte.
Montare con le fruste per 5 minuti il burro morbido con la scorza del limone, la cannella in polvere, il sale e la prima parte di zucchero a velo. Aggiungere i tuorli uno alla volta e a seguire il liquore. Inserire la farina con il lievito setacciato, mescolando dal basso verso l’alto. A parte nel frattempo preparare una meringa con gli albumi e la seconda parte di zucchero a velo. Aggiungere questa meringa al composto, in tre tempi, cercando di non smontarlo. Inserire infine le mele tagliate a cubetti. Distribuire il composto negli stampi da muffin, riempiendoli a 3/4. Decorare con le fettine di mela e una spolverata di zucchero di canna. Cuocere in forno a 180° per 25 minuti.
Buon Appetito!
Stefania
11 commenti
nuu anche io mio nano grande niente noci e uvetta! il piccolo invece trita pure i sassi….alle volte quando l’impasto lo consente lo divido a metà all’ultimo, in una aggiungo e l’altra la lascio liscia per i “noiosi”
bacio grande e buona settimana
raf
Io ho risolto facendo monoporzioni: quelle semplici per gli altri, quelle arricchite per me!
cara Stefania, concordo pienamente con i tuoi gusti…
che bello fare qualche dolce moderno…ma che bontà i dolci da forno!!!
e anche io amo le torte di mele cariche di mele e frutta secca…
la farina di grano duro…è la semola?
deliziose queste tortine!!!! ciao!
Abbiamo le stesse idee!!!
Si, la farina di grano duro è la semola rimacinata. Ciao e grazie!
Ciao. Mi sono soffermata a leggere questa ricetta che mi ispira, con le mele e la farina di grano duro!
Ma nella risposta al commento precedente dici che la farina di grano duro è la semola…
Non ti pare di aver sbagliato? Da quel che so io, la semola di grano duro è quella grossa, che si usa anche per il pane; esiste anche in versione rimacinata, ed è più fine; la farina di grano duro è…farina, cioè macinata ancora più fine, impalpabile come la farina di grano tenero tipo zero zero.
Quindi tu hai usato la semola, a granelli grossi, o la farina, finissima e impalpabile?
Scusa il papiro lunghissimo, dimmi la tua.
( Sono rompina? )
Ti saluto. Mafi
Ciao Mafi, qui noi siamo sommersi di grano duro, della sua semola e della sua farina. Forse impropriamente, usiamo i due termini in modo intercambiabile, ma in effetti sono due cose diverse. Dal chicco di grano, a seconda della molitura, si ottengono diversi spessori§: da quella più grossa per fare il cous cous (quello vero alla trapanese, non quello precotto), alla semola media usata per il semolino, a quella rimacinata, sottilissima, che è quella che ho usato per questi muffin. Quella grossa e quella media hanno utilizzi specifici, prevedono una cottura sul fuoco, dato lo spessore: non potresti mai usarle in un dolce, rimarrebbero crude e collose. Quella sottilissima, la semola rimacinata appunto, viene usata per panificare o per i dolci. La rimacinata di senatore cappelli, che è uno delle tipologie di grano duro coltivate in sicilia, è perfetta. Grazie per avermi permesso di specificare le differenze.
Ciao Stefania. Scusami se forse sono stata sfacciata e inopportuna, ma sei stata gentilissima e chiarissima nella tua precisazione. Io abito nell’isola appena appena più piccola di quella dove stai tu…e anche qui il grano duro è quello maggiormente usato per la panificazione. Infatti il mio pane è esclusivamente di grano duro, quello tenero non lo prendo neanche in considerazione, se non per i dolci. Però queste tue tortine le voglio proprio fare, usando la farina di grano duro come hai fatto tu.
Grazie della tua disponibilità e, se posso ancora, scusami.
Un abbraccio. Mafi
Non hai nulla di cui scusarti, anzi! Mi hai dato l’opportunità di chiarire meglio ciò che io a volte do per scontato. Ho anche corretto il post per maggiore chiarezza. Fammi sapere!
Stefania, ho fatto queste tue tortine. L’unica modifica, non avendo liquore amaretto ho usato il rum. Mi sono piaciute tanto, umide al punto giusto, e si sono mantenute perfette per due giorni.
Alcune, otto a dir la verità, le ho messe in freezer, non avendo chi poteva consumarle in questi due giorni. Spero che una volta scongelate siano ancora perfette.
Grazie per la ricetta. Mafi
Ma dai!!! Sono felice che ti siano piaciute! Hai fatto benissimo a congelarle, anche io l’ho fatto e ti posso garantire che si mantengono morbide anche dopo lo scongelamento! Grazie mille per questo tuo feedback positivo!
P.S. Io utilizzo proprio semole e farina Senatore Cappelli.
Mafi