Domenica mattina di qualche mese fa.
Mi telefona mia sorella e mi chiede a bruciapelo “Dolce o salato?”.
Che altro avrei potuto rispondere “Dolce!”
E poi “Si, ma di che stiamo parlando?”
“Sono da Castroni, ti prendo una cosa dolce o una cosa salata?”
“Ah beh, allora decisamente dolce. Anzi, già che ci sei, mi prendi pure ….. (lista della spesa piuttosto lunga)”
Non potevo certo immaginare che con quel semplice “dolce!”, mi sarei accapparrata un barattolone da un chilo di dulce de leche!
Farlo in casa non richiede molta abilità e nemmeno molto tempo. Ma trovarselo pronto in frigo è molto comodo. Un invito continuo a trasgredire la dieta, insomma.
Quel barattolone è così grande che ho chiesto soccorso su facebook, chiedendo consigli su come usarlo al meglio, oltre che mangiato a cucchiaiate e spalmato sul pane.
Pronta a raccogliere il mio SOS, l’Araba più felice del web mi ha conquistata con questo suo dolce. Definirlo semplice è riduttivo. Tre ingredienti di numero e 5 minuti per preparare tutto!
Ma siccome il barattolone è proprio grande, ben presto vedrete qualcos’altro …
Ultima cosa, ma non meno importante!!! Appuntate questa data: Lunedì 10 febbraio 2014 – ore 18.30 – “Presentazione del volume L’ora del paté”
A Natale ha fatto impazzire la blogsfera con il mantra “Questo Natale #bastabiscotti”.
Un caso editoriale: la prima tiratura esaurita in soli 6 giorni. Ora L’ora del paté arriva finalmente a Milano, lunedì 10 febbraio 2014, alle ore 18.30 nello Spazio Eventi, posto al terzo piano di Mondadori Duomo (piazza Duomo, 1 – Milano). La presentazione sarà curata dal giornalista Paolo Massobrio e da Daniela Lucisano, nuovo direttore di “A Tavola”, con la partecipazione di Alessandra Gennaro.
Cajeta Tarte
Per un dolce di circa 30 cm di lunghezza e 14 cm di larghezza:
250 g di pasta sfoglia
un barattolino di latte condensato da 397g da cuocere e trasformare in dulce de leche, oppure del dulce de leche acquistato
100 g di mandorle
un albume
Per servire:
50 gr cioccolato fondente
panna montata (mia aggiunta)
panna montata (mia aggiunta)
Per prima cosa, a meno che non lo si sia acquistato, preparare il dulce de leche: prendere una lattina di latte condensato, e rimuovere la carta che la ricopre. Se avete la pentola a pressione, mettete il barattolo in pentola senza aprirlo, copritelo completamente di acqua in modo che sia sommerso, chiudete e fate cuocere 30 minuti dal sibilo. A cottura ultimata toglierlo dalla pentola e farlo raffreddare prima di aprirlo. Se non avete la pentola a pressione, mettete il barattolo in una pentola senza aprirlo, copritelo con acqua in modo che sia del tutto sommerso e fate cuocere circa 3 ore e mezzo dalla bollitura. Scolarlo subito dalla pentola ( o continuera’ a cuocere) e farlo raffreddare prima di aprirlo.
Tostare le mandorle a 170 gradi per circa 13 minuti e tagliarle in pezzi grossolani nel mixer con funzione pulse o con la mezzaluna. Mescolare le mandorle al dulce de leche e lasciare da parte.
Stendere la pasta sfoglia in un rettangolo circa 30 x 28 cm, ad uno spessore di 4 mm. Dividere il rettangolo in due in modo da avere due strisce, su una versare il ripieno a cucchiaiate, lasciando alcuni cm liberi ai bordi. Sull’altra praticare dei tagli orizzontali. Spennellare i bordi di albume e sovrapporre la parte con i tagli a quella con il ripieno, premendo molto bene per farle aderire. Rifilare i bordi. Premere nuovamente i bordi per assicurarsi una chiusura perfetta.
Spennellare tutto il dolce con l’albume rimasto, e cuocerlo in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 25 minuti, o comunque finche’ la sfoglia sara’ gonfia e dorata.
Servire tiepido o a temperatura ambiente, con del cioccolato fuso e della panna montata (mia aggiunta)
Note:
– il dulce de leche puo’ essere preparato anche con due settimane di anticipo e tenuto in frigo.
– se, come Stefania, sigillate bene i bordi con l’albume, vi troverete un dolce ben riempito e “pulito”: Se, invece, come me vi scordate l’albume, avrete una tarte tutta sporca nei bordi e poco farcita
– se, come Stefania, sigillate bene i bordi con l’albume, vi troverete un dolce ben riempito e “pulito”: Se, invece, come me vi scordate l’albume, avrete una tarte tutta sporca nei bordi e poco farcita
Vi ricordate di partecipare al Giveaway di Profumi&Sapori?
Buon Appetito!
Stefania
Stefania
10 commenti
Ecco, siccome il dolce così era leggero ci hai messo la panna 😀 in effetti come ho fatto a non pensarci? Copierò il tuo suggerimento alla prossima infornata, tanto è un dolce che a casa mia si fa spesso 😉
E grazie!
Grande Stefania, sembra magnifico! Ti invidio un po' il tuo barattolino da 1 kg 🙂 E cmq sono dell'idea che il latte condensato bollito non assomiglia molto al vero dulce de leche, se lo fai con il latte fresco e la vaniglia vera vedrai ti piacerà di più quel suo bel saporino "tostato" 😉
Ma che bontà!!!
E io ti invidio pure la sorella!
Una ricetta golosissima! <3 Ho giusto un bel barattolone di dulce de leche.. chi resiste a una simile dolcezza? 🙂 Una felice settimana!
non ho ancora mai provato la crema dulce de leche prima o poi devo rimediare..la sfoglia e davvero super invitante
lia
che golosa mamma mia!!
Anche con la febbre…mi viene l'acquolina in bocca 🙂
Ciao, bellissimo il tuo blog! Mi sono iscritta tra i tuoi sostenitori. Se hai voglia vieni a trovarmi su http://www.dillo-cucinando.blogspot.it
Barbara by Dillo Cucinando
[…] Ve l’avevo promesso: un altra dolce tentazione a base di dulce de leche. Questa volte accorre in mio aiuto Fujiko, che, senza sapere nulla del mio mega barattolone aperto in frigo, pubblica qualche giorno fa una torta golosissima che ha tutti i presupposti per rivelarsi dannosa per la linea: veloce, senza forno, facile. Come non accogliere subito l’invito? Avevo in casa tutti gli ingredienti, dulce de leche in primis. Vederla e farla è stata un tutt’uno. La mia versione non è glutenfree, visto che ho usato dei “normali” biscotti glutinosi. Ma, come dice lei, renderla adatta ai celiaci è molto semplice: è sufficiente usare dei biscotti senza glutine e il gioco è fatto. Il mio barattolone è arrivato solo a metà … mi sa che ne vedrete ancora … […]