Quest’anno ho adottato una ricetta orfana. Una ricetta abbandonata, senza fissa dimora, che aveva bisogno di una casa e di un palato da cui farsi apprezzare.
Torta di mele al latte condensato con glacage royale alle mandorle
di Alessandra Gennaro
Per uno stampo da 24 cm
Per la torta:
Note di Alessandra:
Il montaggio delle uova: fruste elettriche, naturalmente, ma non aspettatevi grandi risultati. Non montano granchè, intendo, e questo a causa del latte condensato che non ha la struttura dello zucchero. Forse, a bagnomaria si sarebbe ottenuto di meglio, ma il risultato finale, sul piano della morbidezza, è stato più che soddisfacente anche così.
Idem per gli albumi: montateli a neve ben ferma, ma intanto un pochino smonteranno, quando si tratterà di incorporarli ad un composto piuttosto consistente come questo (ci son tre mele, dentro…)
L’aggiunta di vino, secondo me, è fondamentale, ancor più che facoltativa. Dà mordente ad una torta altrimenti troppo sbilanciata fra il troppo dolce dell’impasto e l’acidulo della mela. In questo modo, invece, si crea un ponte fra i due estremi, a totale vantaggio della personalità di questa torta. Ovvio che ci voglia un signor vino- astenersi cancaroni.
Lo stampo: sarebbe meglio quello a cerniera, non tanto per la cottura della torta, quanto per la copertura con il glacage: se lo fate sul piatto da portata, come ho fatto io, vi si sporca tutto quanto. D’altronde, in uno stampo classico potrebbe essere un problema sformare il dolce, una volta glassato: ma se usate uno stampo a cerniera, non dovrebbero esserci problemi di sorta.
La cottura: mezz’ora è stata più che sufficiente nel mio forno, a modalità statica. La ricetta dice dieci minuti di più, vedete voi. Tenete conto che è una torta umida, per via delle mele, per un’eventuale prova stecchino
Le mele: le migliori sarebbero le renette o le golden- e comunque, NON quelle che ho usato io, che sono piuttosto dure e acidule, ma più fotogeniche
Il glacage royal altro non è che la nostra glassa reale, quella che si fa con lo zucchero a velo e l’albume. Valgono le solite raccomandazioni: setacciate lo zucchero a velo, aggiungete l’albume poco per volta, meglio se alternandolo alle gocce di limone. La glassa non deve essere nè liquida e trasparente, nè compatta come quella che si usa per decorare i bigné, ma densa, tanto da poter essere stesa con un po’ di resistenza sulla superficie della torta. Usate una spatola o un coltello a lama larga per questa operazione.
Per tostare le mandorle, scaldate una padella a fiamma media e fatevi scaldare le mandorle, per pochi minuti. Appena iniziano a sprigionare profumo, ci siamo.
*Ho modificato la ricetta di Alessandra per renderla gluten free e poterla condividere con Stefania in uno dei nostri pomeriggi (o era mattina?) in compagnia. Partecipo quindi anche oggi all’iniziativa Gluten Free(day) di Stefania
Buon Appetito!
Stefania
14 commenti
stupenda e si vede quanto è soffice,dolci con il latte condensato mai usato ma a tutto c'è la prima volta 🙂 a presto e buon GFFD
Ma è stupendaaaa!!! E sembra anche deliziosa! Devo assolutamente provarla! Anche il Presidente adora le torte di mele e visto che mi ha da poco regalato il tuo ultimo libro, direi che se la merita proprio!!:D
bellaaaa appetitosa…supersonica, la devo fare!
Celiaca e contenta … ti ringrazio, ma credo tu abbia sbagliato Stefania: non sono la fornostar, ma la sua amica omonima. In ogni caso, la torta è super. e senza glutine!
baci
Accidenti scusami! Sto leggendo i post del 100% GFF dal cellulare e devo aver fatto un pasticcio. In ogni caso la tua torta è meravigliosa!! Complimenti! 😀
E io sono felice di condividere con te pomeriggi e mattine… ma da quanto tempo non lo facciamo??? ;i sa che dobbiamo rimediare, altrimenti come partecipi al GFFD??? 😉
Buona davvero, ha un aspetto molto invitante e soffice, da provare!
Ciao, Ornella
mi piacciono tantissimo le torte di mele, pure quelle che gusto virtualmente!
A rileggerci tra ricette e sorrisi 😀
elegantissima,che meraviglia!!
ogni torta di mele ha un suo perché… e questa anche doppio, da quanto ha un bell'aspetto!
e la glassa alle mandorle poi…
che bontà!
grazie per aver partecipato al GFFD!
una ricetta molto particolare e molto bella che vale la pena tirar fuori dal dimenticatoio e ridarle lustro! grazie!
Una grande traduzione per una grande partecipazione al GFFD!!!! Grazie Stefania!
Scusa ma il lievito non ci va? Non sarà una torta alta! SE lo aggiungo succede qualcosa? Ho paura perché la devo regalare….
Ciao Michela: il lievito non è previsto perchè l’aria e la sofficità vengono date dal montaggio delle uova. Se tuttavia non sei sicura e non vuoi sbagliare, puoi aggiungerne un cucchiaino. È un dolce morbido, ma non altissimo. Fammi sapere. Ciao