Crumble di albicocche (senza glutine)

Lei si definisce “una giovane signora celiaca e felice di esserlo”.

A me piace vederla come una tigre, una che non molla, che ha saputo affrontare la celiachia con il sorriso sulle labbra e la grinta di chi non vuole mollare.
Lei, che si è abituata a fare la spesa in farmacia.
Lei, che non vuole portarsi il cibo da casa quando è invitata a cena.
Lei, che  nella sua valigia non mancano mai le merendine imbustate ma poi le riporta a casa perchè comunque, con il suo sorriso, riesce a trovare un posto in cui qualcuno ha pensato anche a lei.
Lei, che riesce ad ironizzare su tutto, anche sul suo cibo calorico e iperglicemizzante.
Lei, che è la persona più allegra e generosa che abbia mai avuto il piacere di conoscere.
Lei, che ha fatto della sua lotta contro i mulini a vento una ragione di vita e che vuole diffondere il verbo celiaco urbi et orbi.
Lei, che è riuscita, con una caparbietà e un’ostinazione che tutt’oggi non mi so spiegare, a vedere pubblicato il suo libro.

E che libro poi! Il titolo è tutto un programma, e rispecchia in pieno ciò che lei è davvero: una zanzara!