Da palermitana di adozione, ho già avuto modo di parlare del palermitano medio, soffermandomi sulle sue (in)capacità alla guida, che poi altro non sono che estensione delle superficilità dell’italiano medio
Quello che, in realtà, ancora oggi mi stupisce e mi fa ridere del vero palermitano è la sua tendenza a storpiare alcune parole.
Immaginate la mia espressione quando, per la prima volta ho sentito dire ad un mio amico che doveva “spogliare un libro” …
O_O
In che senso sPogliare?
Eh si, devo girare le pagine di un libro, sPogliare …
O_O
Da lì ho capito: il palermitano medio ama attribuire nuovo senso a delle parole di uso comune, quelle in particolare che iniziano con SF …
E’ così che :
“Mamma che sfiga!” diventa “Mamma, che sPiga”, con buona pace di tutte le spighe di grano dell’isola.
Se fai il risotto, lo devi sPumare con il vino, e mi raccomando, che sia vino, non spumante!
Se hai la pancia a forma di sPera, devi “sperare” che non diventi un mappamondo.
Se vai in Egitto e vedi quella grande statua, quella degli enigmi, sei davanti ad una donna (che) sPinge…
Per non parlare della sPortuna, della millesPoglie, o dei miti da sPatare …
Avrete già intuito il tema di oggi, il mitico sfincione/sPincione palermitano. E’ una sorta di pizza molto alta e spugnosa (da qui probabilmente il nome), condita con un sugo di cipolle, acciughe salate e caciocavallo.
Non l’avevo mai fatto e sono rimasta molto soddisfatta dell’esperimento, sopratutto perchè ho usato dosi e tempi completamente miei.
Esistono varie versioni di sfincione: questo che vi spresento oggi è quello classico, poi c’è quello in cui il condimento è tutto a crudo (sia le cipolle che il pomodoro, che viene usato a fette), e poi c’è quello di Bagheria, bianco con la ricotta al posto del pomodoro.
In ogni sua versione è un vero peccato di gola.
sPincione palermitano
Per una teglia 30X20
Per l’impasto:
250 gr farina manitoba
250 gr farina di semola di grano duro
2gr lievito secco
350 gr acqua tiepida
20 gr olio
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di zuchero
Per il condimento:
6 cipolle
4-5 filetti di acciughe
olio, sale, pepe q.b.
200 gr passata di pomodoro
1/2 cucchiaio di zucchero
Inoltre:
3 cucchiai di pangrattato
1 cucchiaio di olio
1 spicchio di aglio
qualche foglia di prezzemolo
70/100 gr caciocavallo grattuggiato e/o a pezzetti
origano
origano
Per l’impasto: miscelare insieme le farine con il lievito e lo zucchero. Formare una fontana e iniziare ad aggiungere l’acqua poco alla volta. Impastare energicamente e inserire il sale con l’ultima parte d’acqua. Quando avrete ottenuto una bella pasta liscia, aggiungere poco alla volta anche l’olio, e continuare ad impastare fino a che non sarà stato assorbito del tutto. Sbattere l’impasto sul ripiano più volte, formare una palla e lasciare riposare al coperto per circa 2 ore.
Nel frattempo dedicarsi al condimento. Versare un filo d’olio in un’ampia padella. Affettare sottilmente le cipolle e farle rosolare a fuoco vivo per un paio di minuti. Aggiungere poco sale, coprire con il coperchio e abbassare la fiamma. La cipolla dovrà sobbollire a fuoco bassissimo per circa un’ora, dovrà risultare morbida e trasparente. Quando ben cotta, aggiungere la passata di pomodoro, lo zucchero e il pepe, e continuare a far cuocere per altri 15-20 minuti. Alla fine, dovrete avere una condimento denso e non brodoso, quindi, eventualmente, alla fine, togliete il coperchio e alzate la fiamma per fare asciugare il tutto.
Preparare il pangrattato: fare insaporire in un padellino l’olio con il prezzemolo e l’aglio. Aggiungere anche il pangrattato e fare tostare per qualche minuto, senza farlo bruciare. Quando pronto, trasferire subito in un piatto, per evitare che continui a cuocere
Quando l’impasto sarà lievitato, rovesciarlo in una teglia ben unta, allargarlo con i polpastrelli e lasciare lievitare nuovamente per un’altra ora. Accendere il forno a 220°, quando pronto, disporre il condimento: spolverare prima con il caciocavallo, poi con la salsa di cipolle, poi il pangrattato tostato e infine altro caciocavallo grattuggiato e/o a pezzetti. Spolverare con origano e cuocere nella parte centrale del forno per circa 20 minuti.
Buon Appetito!
Stefania
14 commenti
Fantastico!!! E' perfetto questo sPincione…. il post mi ha fatto sorridere! Bravissima 😀
Ahah! Mi hai fatto morire! 😀 Troppo simpatica.. veramente si sostituisce spesso la F con la P?? Mamma mia, impazzirei 😀 Questo sPincione è stupendo però.. lo assaggerei molto volentieri! 😀 Un abbraccio forte!
Sfincione, sPincione…poco importa. quel che conta davvero e' che ci affonderei i denti anche subito, in quella saporita morbidezza…
È non parliamo di quando si omette la S, come quando qualcuno dice di abitare in viale Trasburgo… 😀
ecco il vocabolario palemmitano mi mancava 😀
Ma lo sai che mio marito da quando abbiamo prenotato per venire giu che mi chiede quanti sfincioni mangerò?
😀
A me piacciono tutte le versioni, bianche, rosse che siano.. l'importante è che sia alto e soffice. Io il caciocavallo lo preferisco a cubetti.. che gioia quando ne schiacci uno sotto i denti!!! Brava Stefania, un bacio
Che sPacciata che sei!
😀 😀 😀
che bontà!! Che voglia!! Che "spottuna" non essere lì con te!!
un vasuni
Che voglia di addentarlo!!!!
Brava (intanto mi sono segnata la ricetta!)!!!
Aahahahahah mi hai fatto morire dal ridereeee 😀 Non sapevo questa cosa… eh ma anche i napoletani storpiano parecchie parole, eh! 😀 Aahahahah 😀 Ottimo questo sPincione, deve essere squisito! Complimenti! Un abbraccio forte e buona giornata! P.s.: ti invito al mio primo Giveaway, non mancare! 🙂
Ho letto da poco un libro che cominciava proprio con lo sfincione… una voglia di provarlo!
penso che lo sPincione mi piacerebbe un sacco… certo tutto quel glutine…. sicura che non faccia male? 😉
mi fai morire mi fai!
Una saporitissima focaccia con tutti i sapori della Sicilia da assaggiare assolutamente.
A presto!
Mi sono divertita moltissimo a leggere il tuo post!!!
SPincione o sfingione io un morso lo darei comunque!!! 🙂