Palermo è la capitale del cibo da strada. Ovunque si vada, è possibile imbattersi in arancine, frittole, stigghiole, sfincioni, pani ca meusa, rollò, panelle, crocchè e chi più ne ha più ne metta. Ne avevo parlato un paio di anni fa proprio qui, per partecipare al contest di Giulia. A Palermo si mangia, dovunque e a qualunque ora. Del resto, è sufficiente leggere il meraviglioso post di Pucaccena per farsi un’idea di cosa sia il cibo da strada a Palermo, e di come i palermitani lo vivano. Dice bene lei: ogni momento della giornata è buono per mangiare qualcosa.
L’MTC di questo mese ci mette di fronte ad una ricetta tipica palermitana. Le Arancine. Quelle “fìmmine”. Tonde se sono al ragù. Ovali se sono al burro.
Prestate attenzione: Le Arancine Fimmine non devono essere confuse con Gli Arancini Masculi. Quelli sono a punta, e sono di Catania. E noi palermitani teniamo alto l’orgoglio delle nostre arancine fimmine.
Sappaite che, se li chiamate Arancini masculi, devono essere a punta. O al limite ovali. Ma se sono tonde sono Arancine fimmine.
Sappaite che, se li chiamate Arancini masculi, devono essere a punta. O al limite ovali. Ma se sono tonde sono Arancine fimmine.
Sul perchè a Palermo sia fimmine e a Catania masculi, non saprei dire. Potrei sviluppare tante teorie, elaborare fantastiche storie di eroine e cavalieri, ma credo che mi perderei nei meandri della linguistica, e finirei con il perdermi ciò che c’è di davvero importante il questa ricetta: il profumo, la goduria, lo stordimento del primo morso, l'”appanzamento” dell’ultimo. Al di là della forma e del genere maschile o femminile, arancine e arancini sono sempre e comunque un cibo di tutto rispetto, sia nel alto est che nel lato ovest dell’isola (e cos’ mi riappacifico con le amiche catanesi!)
Lo street food visto con gli occhi di chi passeggia è un momento di pura estasi gustativa.
Diversa è la situazione di chi lo street food lo “subisce”.
Da anni lavoro in un quartiere storico di Palermo, in cui è possibile assaporare e odorare i mille aspetti del cibo da strada. Alcune delle foto che ho pubblicato nel post di due anni fa, furono scattate proprio lì. C’è l’angolo del panellaro, che oltre alle panelle frigge crocchè, melanzane, patatine. Poi c’è l’angolo delle frittole, calde calde già di primo mattino. C’è l’angolo della milza, ora allargatosi anche al “quarume”. E infine c’è l’angolo della brace, dove a partire dalle 11 di ogni mattino si arrostisce carne, pesce e stigghiole.
Se voi siete di passaggio e vi trovate immersi in questa realtà, probabilmente rimarreste piacevolmente sorpresi da questo pullulìo di odori. Ma se voi doveste stare chiusi in un ufficio per 8 ore al giorno, a stretto e continuo contatto con fritto, brace e bollito, beh, forse la vostra prospettiva cambierebbe un pò.
Giusto per darvi un’idea di che tipo di odori sto parlando, sapete cos’è il quarume?
E le frittole?
Benvenuti nel mio mondo!
Per la l’MTC di questo mese io e la mia omonima palermitana abbiamo unito le nostre forze e abbiamo affrontato la sfida insieme. Queste arancine sono il frutto di un allegro pomeriggio in compagnia.
Giusto per darvi un’idea … sapete bene che io e Stefania abbiamo in comune solo il nome. Io ho 20 cm in più di lei, sia in altezza che in larghezza.
La differenza tra di noi è stata ben visibile anche nella formatura di queste arancine … indovinate un pò qual’è la mia? Della serie “non riesco ad essere magra nemmeno quando faccio le arancine!” …
Giusto per darvi un’idea … sapete bene che io e Stefania abbiamo in comune solo il nome. Io ho 20 cm in più di lei, sia in altezza che in larghezza.
La differenza tra di noi è stata ben visibile anche nella formatura di queste arancine … indovinate un pò qual’è la mia? Della serie “non riesco ad essere magra nemmeno quando faccio le arancine!” …
Vi invito a leggere il suo post, in modo da avere una visione completa del pomeriggio trascorso … e della ricetta!
Arancine senza glutine con zucca, bacon, cipolle e nocciole
Per il riso:
600 gr di risotto preparato secondo le indicazioni di Stefania
Per la besciamella:
100 gr di besciamella preparata secondo le indicazioni di Stefania
Per il ripieno:
100 gr di zucca a cubetti
1 cipolla
50 gr di bacon a cubetti
50 gr nocciole tritate
50 gr nocciole tritate
olio, sale, pepe, noce moscata
Per la “lega”:
200 gr di acqua
100 gr di farina senza glutine*
Per la panatura:
300 gr di polenta di mais precotta
100 gr farina di nocciole
Inoltre:
2 litri di olio di semi per friggere
Il giorno precedente la cottura, preparare sia il riso che il ripieno.
Per il riso e la besciamella, vi rimando a Stefania.
Tagliare a cubetti la zucca e ripassarla in padella con olio, sale, pepe e noce moscata, facendola asciugare. Quando cotta, trasferirla in uno scolapasta e farla sgocciolare ulteriormente fino a raffreddamento completo.
A parte, cuocere anche le cipolle: tagliarle a fettine e farle appassire in padella con un goccio di olio e senza sale, lasciandole cuocere con il coperchio finchè saranno cotte ma ancora croccanti. Fare freddare.
Il giorno successivo, dedicarsi al resto: preparare la lega, mescolando in una capiente terrina acqua e farina*. Predisporre la panatura in un’altra terrina, mescolando la panatura di mais con la farina di nocciole.
Tagliare il bacon a cubetti e tostarlo in padella per pochi minuti. Tritare le nocciole a coltello
Quando tutto sarà pronto, procedere alla preparazione delle arancine.
A questo punto vi riporto le indicazioni di Roberta, chiarissime e dettagliate (nel suo post trovate anche un interessante dettaglio fotografico)
Prima di tutto disporre a portata di mano tutti gli ingredienti necessari e attrezzarsi di vassoi, teglie, scodelle…. la preparazione delle arancine è una specie di catena di montaggio (bella in compagnia!) che diventa più piacevole, o comunque meno stressante, se preventivamente organizzata.Ci sono vari modi per formare e farcire le arancine, questo secondo me è il procedimento più semplice anche per chi le fa per la prima volta ed è anche quello che consente di organizzare e distribuire meglio il lavoro. Perché in pratica bisogna prima fare tutte le sfere o gli ovali, poi fare il buco, poi farcirle.
Premesso che le arancine possono essere enormi (da noi c’è un Bar che fa anche l’arancina-bomba!), normali (che comunque sono grandi!) e mignon (di solito come antipasto… o per la colazione dei palermitani più virtuosi!), con una mano prendete un po’ di riso in base alla grandezza dell’arancina che desiderate. Poi, girando con tutte e due le mani, formate una palla se volete farle alla carne, oppure date una forma ovale se volete farle al burro. Se volete farle miste, conviene comunque procedere facendole prima tutte in un modo e poi nell’altro.
Posate la “futura” arancina su un vassoio e ricominciate fino a terminare il riso. Lasciatele riposare per una mezz’ora, in modo che raffreddino (anche se il riso era freddo di frigo, col calore delle mani si saranno un po’ scaldate) e che il riso si compatti rendendo poi più facile la farcitura.Tenendo la palla di riso con una mano, con il pollice dell’altra mano create un buco in alto e al centro e cominciate ad allargarlo spingendo sia verso il basso che sui lati. Posate nuovamente la palla di riso sul vassoio e passate alle altre, fino a completarle tutte.Se prevedete di fare anche quelle ovali, procedete con queste prima di passare al ripieno delle precedenti. In questo caso, con il pollice occorre fare una pressione al centro per lungo, spingendo anche in questo caso verso il basso e sui lati.A questo punto passare alla farcitura. Anche in questo caso, se le prevedete di due tipi, procedere prima con tutte quelle di un tipo poi con tutte quelle dell’altro tipo.Con la punta delle dita prendere un po’ di ragù con i piselli e inserirle all’interno del buco precedentemente creato.Poi chiudere l’arancina: un po’ spingendo “la conza” – il condimento – verso il basso, e un po’ cercando di portare in avanti il riso per chiudere l’arancina. Girare l’arancina tra le mani per darle la forma e per rendere la superficie liscia e compatta, senza buchi o piccole fessure. Posare l’arancina con il ripieno sul vassoio e passare ad un’altra, fino a completarle tutte.Al termine, lavare le mani e ripetere l’operazione con un eventuale secondo ripieno.Quando tutte le arancine saranno pronte sul vassoio, passare alla “lega”.
Dare qualche colpo di frusta alla pastella per riprendere l’amalgama di acqua e farina e a questo punto immergere singolarmente le arancine dentro la lega, poggiandole poi sul vassoio, fino al completamento dell’operazione per tutte le arancine. Io preferisco separare lega e panatura per fare in modo che la lega scoli un pochino dall’arancina al vassoio e non finisca a fiotti dentro il pangrattato creando un mezzo pappone che poi finisce sulla superficie delle arancine. Scolando, tra l’altro, la lega resta uno strato sottile, sottile sarà la panatura e sottile e croccante sarà la crosticina finale. Naturalmente la lega non deve asciugare troppo, quindi se si devono fare 4658479857858569 arancine magari è il caso di prevedere più step di lega-panatura.E ora la panatura. Versare il pangrattato dentro una teglia e, ad una ad una, passare ogni singola arancina dentro il pangrattato, pressandole bene con le mani per “saldare” bene lega e pangrattato, per rendere compatta la superficie delle arancine e, all’occorrenza, per riprenderne un pochino la forma.E finalmente la frittura!Versare l’olio in una friggitrice o in un tegame piuttosto alto. Quando l’olio sarà ben-ben-ben caldo, immergere le arancine per 2-3 minuti o comunque fino a quando non risulteranno dorate in superficie.E a questo punto la “manciata”!…
…servire e mangiare calde!
Note:
* per la lega, noi abbiamo usato fecola e maizena, ma, dato il risultato, credo sia preferibile la farina di riso. Con la fecola, la nostra pastella era poco consistente, sembrava acqua sporca.
Stefania ha insistito per usare un riso parboiled. Credo invece che un riso roma o originario avrebbe reso le nostre arancine più morbide.
Stefania ha insistito per usare un riso parboiled. Credo invece che un riso roma o originario avrebbe reso le nostre arancine più morbide.
Da mesi ho bandito il sale dalla mia cucina, ma qui un pò ne ho messo un pò. Attenzione, però, a non esagerare. Le arancine devono essere saporite, ma non salate. Qui c’è il bacon piuttosto saporito e il risotto già ricco!
Comune denomitatore a tutte le arancine è l’avanzo di qualcosa. Oltre la pastella, avanza sempre un pò di ripieno, o di riso, o di panatura. A noi è avanzata parecchia farina per polenta e un pò di ripieno. E visto che non si butta via niente, abbiamo cucinato una ricca polenta con tutti gli avanzi … ma questo sarà l’argomento di un prossimo post.
Comune denomitatore a tutte le arancine è l’avanzo di qualcosa. Oltre la pastella, avanza sempre un pò di ripieno, o di riso, o di panatura. A noi è avanzata parecchia farina per polenta e un pò di ripieno. E visto che non si butta via niente, abbiamo cucinato una ricca polenta con tutti gli avanzi … ma questo sarà l’argomento di un prossimo post.
Ultima nota “ecologica”: quando terminate una frittura, non buttate l’olio nel lavello o nello scarico del bagno, ma riversatelo in una bottiglia e smaltitelo correttamente in un’isola di raccolta. Se volete, lo potete filtrare e riutilizzare, ma entro breve tempo.
Immaginate tutto questo olio che galleggia nel mare, moltiplicato per tutte le persone che in una giornata friggono, moltiplicato per 365 all’anno???
Immaginate tutto questo olio che galleggia nel mare, moltiplicato per tutte le persone che in una giornata friggono, moltiplicato per 365 all’anno???
Buon Appetito!
Stefania
27 commenti
me le ha fatte conoscere un'amica siciliana e sono una cosa favolosa! la tua versione davvero prelibata!
E io che pensavo che avresti scritto tutte le cattiverie su di me… In fondo sei buona… anche con me! 😀
P.s. Ma quanto sei brava????
tu e Stefania siete delle vere tentatrici! posso avere voglia di arancini alle 9 di mattina?? e poi voglio passare anche io un pomeriggio con voi!!
Proprio meravigliose.. l'interno è da svenimentoo! 😀 Complimenti tesoro! Davvero di cuore! 🙂 Un abbraccio! 🙂
Voi due insieme? Una forza della natura 😉
Ho "arancinato" pure io, ieri…ma il vostro ripieno ha davvero una marcia in più!
Ma che bello sarebbe passare un pomeriggio con le due Stefanie… sigh sigh… troppo lontano vivo!
Mannaggia… ma se vengo a Palermo giuro…
Cmq il vostro ripieno è fantastico e la versione a 4 mani gluten free geniale! Io li ho fatti ieri e.. che meraviglia! Ho osato poco però nel ripieno… mi sa che ri-arancinerò presto.. ahahahah!
Un abbraccione
Eli
di là, ho riso, di qua mi è venuta una malinconia infinita… mi chiamate, la prossima volta? giuro che faccio la brava. Chiamo le arancine al femminile. E il cipollotto scalogno. E il riso parboiled della Lidl "carnaroli". Ed esco le teglie dal forno e le metto nello scatolo. Senza neanche ridere un po'… ecco, magari un pochino sì…
ufffaaaaaaaaaaaaa, voglio venire anch'iooooooooooo!
meraviglia delle meraviglie! Non avevo dubbi che insieme avreste fatto delle… meraviglie!!!
Non mi resta che papparmele con gli occhi :* smack!
mi piace tantissimo l'idea di una vittoria condivisa …a voi no?
mi aspettavo di tutto dopo il post di stefania, quella bassa, e invece ….sei una fatina davvero…le arpie devono essere tutte al nord!
Passando da Stefania arriva da te, mi aspettavo tuoni e fulmini e ritrovo arancine da leccarsi i baffi…altro che arpia!! 😉
Eccola lì, l'altra metà dell'arancina palermitana! Forse dovrei dire i 2/3, visto la tua statura 🙂
Leggere le vostre descrizioni fa sembrar semplice questa che mi ha l'aria di essere una grande impresa. Questo detto da una *polentona* che frigge solo la cotolètta (quella con la e più apèrta che c'è) e per giunta con il burro!
Ti giuro che non ho avuto tempo, ma sto facendo un'opera di convinzione su me stessa per evitar di accampare scuse.
Non che non mi piacciano queste sfere dal sesso ancora ambiguo, ma …. le preferisco comperate, senza tanto fumo in casa.
Bah… me la rileggo ancora una volta ma… la vedo dura!
Nora
Ma che belle queste arancine! Me le mangerei tutte!
Come invidio questo vostro pomeriggio tra fimmine. Le arancine gluten free sembrano fantastiche e con 2 buongustaie come voi, non ho dubbi!
Un ingrediente che avete usato nelle vostre arancine condivise è prezioso e speciale:l'amicizia, quella vera, che si vede leggendo sia il tuo post che il suo!
L'ironia con la quale vi prendete in giro, gli scherzi, le battute che magari solo voi potete capire.. fanno parte di una "lega" che incolla due persone per sempre.
Mentre vi ammiro mi pappo una delle vostre arancine, una "magra" e una "cicciotta" tanto per non fare dei permali! come direbbe l'Ale: immense!
Bacioni, Francy
ps: questo post qua è uguale al post di là!
m hai fatto venir voglia di vedere palermo mi sono immedesimata nel quartire delle "fritture miste" ^.^ ci manco solo io con i miei calzoni ( e pensare che stefania nn frigge se no i capelli puzzano ( se sentisse la mia povera chioma riccia 🙁 …..
un post fantastico ed immagino come vi siete divertite —ti seguiro'ugualmente anche se da 3egg sono passata a .it
chissa' se ho fatto bene ne' followers ne' blogroll .(
inutile che ti dica che sono invidiosissima della vostra ricetta a 4 mani, adoro cucinare in compagnia e ne ho pochissime occasioni!
vado di là ad ascoltare il resto della storia….certo che quel riso parboiled non lo molla eh!!
Sono centimetri in più (che per nulla togliere all'adorabile omonima) sono di tutta bellezza: e non parlo delle arancine.
Avrei partecipato anche solo per vedervi cucinare insieme. Baci 🙂
Stefania: e lo sapevo io che alla fine la mala fiura l'avrei fatta io!
Pellegrine: sarà un vero piacere!
Il Gamberetto: nooooooooo …. friggere di nuovo??? Nooooooooo
Alessandra: e certo che hai riso, visto che la sfida era sul riso. Pensa che succederà quando la sfida sarà sulla zuppa di cipolle!
Rosaria: 'nzamà signuri … e poi chi la sente per un mese intero???
Giulia, Loredana: Capito, Stefania???? Ahahahaha
Nora: un pò polentona lo sono anch'io, visto il tipo di panatura scelto!
Francy: io ti adoroooooo!!!
Veronica: benvenuta!
Dauly: la colpa è mia, di quel momento in cui le ho detto "Io penso al ripieno e tu fai il riso". Dovevo saperlo!!!
Mela: sssshhhhhhh, sennò ti sente
Ma tu lo sai quanto mi piace 'sto post, si? Eppoi sai pure quanto adoro il cibo da strada palermitano, soprattutto quello della Kalsa! 🙂
p.s. anche io smisto l'olio come fai tu! Brava che ne parli!
/Gambetto: io l'ho passato un pomeriggio intero con le due Stefanie! Tie'! 😀 😀 😀
non si finisce proprio mai di imparare … mi sono sempre chiesta perché erano a forma differente e ora so perché! un po' ti invidio, con tutti quegli odori per strada … in pieno centro a Milano non è che si senta molto se non l'odore degli scarichi delle macchine ;( … cmq questo insieme di ingredienti è davvero allettante!
Avevo già riso leggendo il post della tua omonima socia di arancinaggio, ma anche tu non scherzi! Bellissimo post, pieno di cose che non conosco e che mi affascinano assai assai. Ma concordo con te che una giornata immersa nell'odore del quarume non sia l'esperienza più eccitante dell'universo.
Il fritto merita un capitol oa parte. Per me è sacro e le tue arancine sono benedette! Un abbraccio grande! Pat
scritto anche alla omonima: dovete vincere! troppo belle le arancine..ma troppo belli i post!! spettacolari!bravissime!
siete state troppo toche, ecco.
come ho già scritto alla stefania O., mi sono piaciute un sacco le arancine, con quel bel ripieno autunnale e la panatura polentona, e mi è piaciuto che abbiate messo insieme chiacchiere, risate e arancine… quanta di quella bella sicilia di una volta c'è nel ritrovarsi per cucinare??? a me l'ha ricordata tanto.
…eccomunque, visto che in giro si parla tanto della puzza di fritto, ma tu pensa se mi uscivo la quarume o le stigghiole! e speriamo che la gennaro non passi da qui e non legga quel "mi uscivo" riflessivo/transitivo… ;D
:*
roberta
Zio: e scommetto che hai ancora gli incubi, vero?!
Barbara: ognuno ha gli odori suoi 🙁
Patty: grazie, sei l'unica che ha colto il lato lamentoso del mio post!
Caris: noooooo, quando Stefania vincerà non dovrà essere "grazie" a me, sennò chi la sente …
Roberta: ti gira bene, è già passata!
Ciao Stefania, é da parecchio che non passavo da te!
E ora compagne di MTC!!!!!