Avete presente quelle persone un pò altezzose e con la puzza sotto il naso che, con falsa modestia e senso di superiorità, ti dicono “Io conosco un VIP!” ?
Bene, oggi è il mio turno! Mi metto la puzza sotto il naso e un accento un pò snob … “Io conosco una VIP”
Una donna (st)raordinaria, elegante, di buon gusto, una di quelle che tiene banco da sola per ore. Se fosse un uomo le darei del mattatore. Ma visto che è donna vi dico solo che è una persona intelligente, combattiva, temeraria. Ed è pure mia vicina di casa!
Questa mia amica era una donna comune fino a pochi giorni fa. Poi, di punto in bianco, la svolta. Ha scritto un libro. Anzi, a dirla tutta, il libro gliel’hanno pubblicato le sue amiche come regalo per il suo compleanno. Ed è già un buon libro. Aspettate che sia lei a pubblicarne uno totalmente suo, con parole sue e ricette indite (ne ho intravista qualcuna e sono da urlo!), che vi spieghi i perchè e i percome della sua filosofia, e allora si che sarà una bomba di libro!
Fatto sta che, grazie a questo libro, da semplice donna-mamma-moglie-insegnante-echipiùnehapiùnemetta, questa donna è diventata VIP!
E quindi anche io, da qualche giorno a questa parte, posso dire di essere amica di una VIP, ed è a lei che dedico questa torta (st)raordinaria!
A lei che combatte contro i mulini a vento e vuole insegnare a tutti a cucinare glutenfree facilmente senza usare prodotti dietoterapici, ma esclusivamente farine naturalmente prive di glutine.
A lei che vuole promuovere le farine e i cereali consentiti a tutti, che hanno pure prezzi più bassi e che si trovano (più) facilmente al supermercato.
A lei che dice “voglio essere la testimonial dell’orgoglio celiaco, della rivoluzione in cucina, il presidente della liberazione dal glutine, la promotrice dell’abbattimento delle barriere culinarie, la fondatrice del diversamente cucinato, ma ugualmente buono, la portavoce di una minoranza che va crescendo e “se pensate che io sia troppo piccola per fare la differenza, provate a dormire con una zanzara”(Dalai Lama).”
E mò basta sennò cadiamo nello strappalacrime …
Passiamo alla torta: l’ho preparata assecondando un espresso desiderio di Stefania. A Palermo c’è una nota pasticceria che realizza una trta del genere, ovviamnete non-glutenfree. Stefania l’aveva vista, ma non avendo potuto mangiarla, gliel’ho regalata per il compleanno. Abbiamo insieme cercato di capire com’era fatta, per cui ho tentato una modesta replica dell’originale, usando esclusivamente basi di Montersino. Rispetto all’originale, però, ho aggiunto un goloso disco di meringa al cioccolato, visto sempre da Montersino per la sua torta Monia. Ho realizzato una tortona gigante per 50 persone, usando uno stampo 30X40. Se siete interessati a provarla, dividete per 4 tutte le dosi, tranne quella del pandispagna. A me è bastato preciso preciso perchè ho fatto fettine sottili. E’ buonissimo anche mangiato da solo a colazione, se ve ne avanzerà un pò non sarà certo uno spreco.
foto gentilmente realizzata e concessa da Cardamomo&co.
Torta (st)raordianria:
Per uno stampo 30X40
Assemblamento di diverse basi di Luca Montersino)
Assemblamento di diverse basi di Luca Montersino)
Per il PDS montato al burro:
300 gr burro
150 gr zucchero
440 gr albumi
150 gr zucchero
170 gr tuorlo
170 gr tuorlo
200 gr farina di mandorle*
80 gr fecola*
100gr amido di mais*
100gr amido di mais*
2 bustine di lievito per dolci*
100 gr pasta di pistacchio
100 gr cioccolato bianco*
Per la crema pasticcera:
800 gr di latte
200 gr di panna
300 gr di tuorli (io mi sono fermata a 20 tuorli, non ho avuto il coraggio di procedere oltre!)
300 gr di zucchero
35 gr amido di mais (io 40)*
35 gr amido di riso (io 40)*
15 gr fecola di patate (mia aggiunta, perchè desideravo una crema più soda)*
vaniglia
Per la chantilly:
crema pasticcera prepararta con le dosi di cui sopra
1 kg di panna fresca da montare
4 fogli di colla di pesce*
Per la meringa italiana:
87 gr di albume
150 gr di zucchero
30 gr di acqua
Per il disco di meringa:
200 gr di albume
400 gr di zucchero
400 gr di cioccolato bianco*
Inoltre:
2 Kg di fragoline di bosco
pistacchi in granella
*alimenti a rischio: se cucinate per un celiaco, fate attenzione alla contaminazione!
Preparare il PDS montato al burro: per questa base, sono partita dalla base della torta diabella di luca Montersino, apportando alcune modifiche: prima di tutto l’ho fatta diventare glutenfree, poi l’ho fatta diventare al pistacchio invece che al cioccolato. Per cui: montare il burro con la prima parte di zucchero, almeno per 5 minuti. Nel frattempo, preparare gli altri ingredienti: miscelare insieme le polveri con il lievito, sciogliere il cioccolato bianco nel microonde con la pasta di pistacchio, montare gli albumi con l’altra parte di zucchero.
Unire i tuorli alla montata di burro, uno alla volta, facendo assorbire bene prima di inserire il secondo. Inseriti tutti i tuorli, fermare le fruste e procedere a mano. Unire, alternando, gli albumi montati a neve e le polveri miscelate. Quando sarà tutto ben amalgamato (attenzione a non fare smontare il composto), versare in una teglia imburrata e infarinata con farina di riso, e cuocere in forno a 180° per 45-50 minuti (prova stecchino!) Fare freddare e poi estrarre dallo stampo, facendo riposare in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.
Preparare l’inserto di meringa: portare gli albumi a 40°. Unirvi un terzo dello zucchero e fare montare. Quando avrà raddoppiato di volume, aggiungere gradualmente lo zucchero rimanente, fino ad ottenere una meringa soda, lucida e compatta. Stendere un foglio di carta forno su una teglia che sarà poco più grande dello stampo che andrete ad usare. Distribuirvi sopra la meringa in un unico strato, livellandola bene. Cuocere in forno a 100° per almeno 5 ore. Quando cotta, farla freddare completamente, poi ricoprirla interamente con il cioccolato bianco, aiutandosi con una spatolina. Rivestire un lato, fare asciugare, capovolgere e ricoprire anche l’altro lato. In questo modo, l’inserto di meringa si manterrà croccante e donerà al dolce un gradevole aroma di cioccolato bianco.
Preparare la crema pasticcera: In un pentolino portare il latte a bollore. A parte, mescolare i tuorli con lo zucchero, i semi della vaniglia e gli amidi. Quando il latte sta per bollire, versare la crema di tuorli, senza mecolare. La crema non si attacca, ma, anzi, si addensa subito. Quando si è rappresa, si può spegnere il fuoco e mescolarla delicatamente. A questo punto, trasferirla in una ciotola e ricoprirla con della pellicola a contato dioretto, in modo che non si formi una sgradevole crosticina. Far freddare completamente prima di utlizzarla. Quando fredda, prelevarne una parte e scaldarla al microonde: aggiungerci la gelatina ammorbidita in acqua, sciogliere bene e poi unirvi la panna semimontata.
Preparare la meringa italiana: Inserire nella planetaria gli albumi con 30 grammi di zucchero presi dal totale. Iniziare a montare a velocità media. Nel frattempo, in un pentolino, far sciogliere lo zucchero rimanente con l’acqua, portandolo ad una temperatura di 121°. Quando sarà stata raggiunta questa temperature, gli albumi saranno montati per 3/4 . Aggiungere metà zucchero liquido tutto in una volta, portando la velocità al massimo. Far montare qualche secondo. Abbassare un pò la velocità e ggiungere lo zucchero rimananete, tutto in una volta. Riportare la planetaria alla velovità massima e far finire di montare per circa 3 minuti. Trascorso questo tempo, la meringa sarà a temperatura ambiente. Coprirla con pellicola alimentare e farla riposare in freezer.
Assemblamento: Io ho usato un quadro di acciaio di misura 30X40. Prima di tutto usare lo stampo per ritagliare eventualmente gli angoli e i bordi della meringa. Fatto questo, adagiare il quadro su un vassoio da portata suffiente a contenere anche le decorazioni (quindi 35X45). Distribuire sul fondo un primo strato di pandispagna al pistacchio (per agevolarmi, io l’ho tagliato a fettine). Con la sacca da pasticceria, formare uno starto omogeneo di crema (usarne poco meno di metà). Cospargere con metà delle fragoline, in ordine sparso, pressandole un pò per farle affondare nella crema. Adagiare lo strato di meringa, ricoprire con crema (lasciarne da parte ancora un pò!), poi con una latro strato di pandispagna e finire, infine, con la crema rimasta, cercando di livellare la superficie. Tranquilli, non deve essere perfetta, tanto poi andrà decorata. A questo punto, la torta è pronta, fare riposare in frigo per mezza giornata, in modo che si compatti tutto e la crema si rapprenda un pò.
Per la decorazione: io ho decorato i bordi con la meringa italiana, inserita in una sacca da pasticceria con beccuccio rigato. Ho creato dei ghirigori (non so come si chiamino) sui bordi esterni. Per la superficie, consiglio di procedere in questo modo: prima fare tutti i ciufeftti laterali, poi adagiare le fragoline in fila, lasciando un pò di spazio tra una fila e l’altra, e finire poi con ciuffetti di meringa per colmare le file vuote. Ho infine fiammeggiato i bordi di meringa, ma non i ciuffetti in superficie, che ho spolverato con granella di pistacchio.
Nota: Le foto, come vedete, sono state fatte in tre momenti diversi, in tre ambienti diversi e con tre macchine fotografiche diverse. Tranquilli, è sempre lo stesso dolce. La piccola monoporzione era solo per farvi vedere bene l’interno.
Con questa torta (st)raordinaria realizzata appositamente per la mia amica (st)raordinaria, pertecipo al contest sulle donne (st)raordinarie glutenfree. Secondo le regole del contest Donne (st)raordinarie, è possibile parlare di “donne famose, quindi, ma non necessariamente esistite: possono essere perosnaggi storici, ma anche eroine di romanzo; attrici, ma anche protagoniste di storie teatrali e cinematografiche; artiste, ma anche protagonoste di quadri e opere di vario genere; cantanti e musiciste, ma anche leggendari personaggi del’opera lirica o delle più moderne canzoni: l’essenziale è che abbiano lasciato una traccia nei nostri cuori, tale da poter ispirare una ricetta tutta dedicata a loro.”
Ora ditemi: Stefania è una donna VIP (ha scritto un libro!), è un’artista (della PDZ ma anche del ballo del sabato sera), è la protagonista di una vita (st)raordinaria, e sicuramente ha lasciato una traccia nel mio cuore, visto che ormai ad ogni sbuffo di farina nella mia cucina penso a lei e mi affretto a pulire per non contaminare gli attrezzi che userò per il prossimo dolce a lei dedicato… E se qualcuno potrebbe pensare che con questo dolce io sto palesemente tentando di corrompere un membro della giuria … beh, si sbaglia di grosso … sto tentando di corromperne almeno due … quei due che hanno mangiato questa torta, e con loro i rispettivi mariti…
Buon Appetito!
Stefania
25 commenti
Una fettina me la potevi lasciare però….visto che almeno quella la potevo mangiare!:P
Secondo me questo post se lo incornicia e se lo mette in camera e lo leggerà ogni volta che ha bisogno di tirare un po' su la sua autostima 😀
La torta è bellissima, per il sapore già si sono espressi i commensali, quindi…
Fabio
Stra corrotta e stra commossa ancora una volta!
Ti adoro anche io!
una torta straordinaria per una donna straordinaria davvero!
bravissime entrambe le Stefanie comunque!!
baci
cris
Senza parole: questa è arte!
Stefy questa torta è davvero straordinaria!!!!
avevo già visto questa torta da lei ed ero rimasta estasiata. poi leggo questo post e penso: stefania è una donna fortunatissima, ha stefania per amica!
brave!
Evidentemente la tua amica straordinaria si circonda di amiche straordinarie. Come il famoso detto che chi va con lo zoppo impara a zoppicare, nel vostro caso lo scambio di eccellenze è equo e meraviglioso. Non voglio pensare alla faccia di Stefania di fronte alla tua torta. Ma immagino la tua. Splendida davvero. Bravissima e dolcissimo post. Pat
bellissime quelle fragoline e la granella di pistacchi! uno spettacolo di torta!
Da che vi conosco che dico che siete (st)raterrestri, queste bontà non escono dalle mani di tutti!
Questa poi, esce anche dal cuore, e si, è la torta (st)raordinaria!
GRANDE!
besos
Quando vengo a Palermo mi invitate per il tè? 😛
Straordinaria davvero questa torta!! Con quel qualcosa in più che viene dal cuore!!
Buon fine settiana!
mi lasci a bocca aperta..sei straordinaria anche tu!
ti confesso che solo per quella lista degli ingredienti mi sarei messa le mani nei capelli! comunque brava (: è stupenda!
Non ti smentisci mai: torta incredibilmente golosa e scenografica (e soprattutto laboriosa)!
Sai che ti seguo sempre con profonda ammirazione.
Bacini
Minù
Bellissimo post e ricetta molto invitante. Un bacio e buona domenica!!
è stupenda..e di sicuro una delizia infinita, io non sono celiaca, ma preparo spesso dolci e ricette in genere senza glutine, è bello poter preparare qualcosa che possano mangiare tutti…senza problemi! Stefania è simpaticissima e spero di conoscerla di presenza un giorno!
Fujiko: per te una super fettona!!!
Fabio: se così è, ne sono felice!
Fantasie: corrotta, siiiiiii!!!!
Cristina: io di più, però … 😉
Anna Lisa: beh, dai … non esageriamo!
Roxy: il nome dice tutto..
Gaia: Stefania&Stefania … insieme siamo pericolose, sopratutto per il nostro lato B!
Patty: Troppo gentile, mi commuovi!
Acquolina: (st)raordinaria … vorrai dire!
Mai: è vero, in realtà questa torta è (st)raordinaria perchè esce dal cuore
Chiara: per il te, per colazione, per cena … quando vieni???
Renza: Grazie cara!
Valentina: ma no … io sono solo una pasticciona che ama pasticciare e che ogni tanto combina qualcosa di buono!
Silvia: il trucco è fare tutto in varie fasi, poi l'assemblamento è semplicissimo!
Minù: ti dico solo che ho in forno i tuoi macaron e sono rimasta sconfitta ancora una volta … sono io che ammiro te!
La creatività: Anche a te!
Virginia: l'importante è, quando si prepara qualcosa per un celiaco, fare attenzioni alle contaminazioni … Stefania è un portento!
spettacolareeeeeeeeeee!!! eh sì, è un post strappalacrime che ho letto tutto d'un fiato… siete due stefanie splendide, W l'amicizia tra donne!! :*
Un pezzo anche a me please…!! Me la posso sbaffare tutta senza doverla solo guardare !!….
Grandi donne !!!!!!!!!!
Stima e amicizia servite con un dolce da ammirare per impegno, per uscire dal precostituito e per resa. mai come in questo caso dessert e donna straordinaria viaggiano di pari passo.
Non posso che complimentarmi per filo conduttore che hai seguito…quello che dall'affetto s è concretizzato in un dolce 🙂
Aspetta, aspetta, ASPETTA!!!
Io conosco DUE VIP!!!
Hanno entrambe lo stesso nome, vivono nella stessa città, abitano vicine, sono maghe in cucina e vivono nella Terra dei miei Avi… 😀
Una ha scritto un libro, l'altra no, ma sono entrambe donne (st)raordinarie!!!!
Cristina B: amicizia? Ma quale amicizia … il mio è opportunismo … così posso dire di essere amica di una VIP!
Simonetta: a te la fetta più grande, ok?
Gambetto: DonnA? a chi ti riferisci, a me o a lei? e bada bene di dare la risposta giusta! Ahahahaha
Mapi: stamattina mi stai mettendo in imbarazzo!
[…] (A proposito, ma voi vi ricordate come va a finire la storia di Candy Candy?) Dato che la mia prima partecipazione al contest Donne (st)raordinarie ha suscitato qualche polemica (forse la donna cui avevo dedicato […]
[…] fetta, o magari è stata immortalata in fretta e furia direttamente a casa del festeggiato (qui, qui e qui qualche […]