Alzi la mano chi non ha mai visto una puntata di Candy Candy.
La povera orfanella sfigata sfortunata, che non si fa mancare proprio nulla: dall’abbandono nell’orfanotrofio di miss Pony, all’adozione da parte della famiglia Legan che, invece di darle amore, la costringe a fare la cameriera. Dalla morte dell’amato Anthony, ad un amore impossibile con il giovane Terence. Dall’inimicizia con Iriza alla tragedia dell’amica Susanna che si suicida per altruismo. Dall’abbandono di Albert (Urca, ma quanti uomini ha avuto questa “sfotunella”???) fino all’impossibilità di poter esercitare la professione di infermiera …
Che sfiga, porella!
Ma lei sempre di buon umore, sempre altruista, sempre entusiasta. Nonostante tutte le avversità della VITA (?) cui i suoi autori/animatori la sottopongono, lei si dimostra sempre molto ingenua ottimista. La possiamo definire, per questo, una donna (st)raordinaria?
Di Candy Candy ho sempre amato i colori sgargianti con cui veniva rappresentata. Ma non ho mai capito, in tutto il corso della mia infanzia, il perchè di questo nome tanto bizzarro. Ma come si fa a chiamare un’eroina dei cartoni “Caramella Caramella”? Oggi accorre in mio aiuto Wikipedia, che mi ricorda (e come ho fatto a dimenticarlo?) che il vero nome di questa ragazza tanto (sv)enturata era Candice White. Il chè non è meno inquietante … povera Candida Bianca …
Fatto sta che l’associazione Candy Candy / Caramella è piuttosto scontata.
Sarà per questo che, mentre preparavo le mie prime caramelle, pensavo a lei? A questa eroina dei cartoni animati che ha accompagnato i pomeriggi della mia infanzia, e che forse avrebbe dovuto andare a farsi fare un bel rito scaramantico contro il malocchio?
Caramel au chocolat
da “Patisserie!” di C. Felder
Per 50 caramelle circa
125 gr di cioccolato fondente
3 cucchiai di miele
200 gr di zucchero
200 gr di panna
1 pizzico di sale
In un pentolino far sciogliere la panna con il miele e il cioccolato. Non appena inizierà a bollire, inserire lo zucchero. Fare bollire per circa 5 minuti. Dovrete ottenere uno sciroppo denso. Nel libro non vengono date indicazioni sulla temperatura da raggiungere, ma viene spiegato come capire quando è pronto: prelevare con un cucchiaino un pò di sciroppo e immergere nell’acqua fredda. Quando riuscirete a formare una pallina malleabile con le dita, allora sarà il momento di spegnere il fuoco. (Per gli amanti del termometro, io mi sono fermata a 119°).
Versare il composto in una teglia rivestita da carta forno (io ho usato uno stampo da plumcake in silicone), in modo da formare uno strato uniforme spesso circa un dito. Fare freddare completamente. Sfilare dallo stampo (se il composto si è freddato bene, non sarà difficile. Al limite, passate un pò in frigo), e tagliare a cubetti regolari con un coltello affilato e bagnato. Adagiare le caramelle in pirottini di carta, o avvolgerle in carta trasparente.
Note: saranno stati i 119° e non i conosciuti 121°, ma sono riuscita a mantenere le mie caramelle molto morbide, perfette per me. Se le gradite un pò più consistenti, fate alzare ancora un pò la temperatura.
A causa, però, di questa morbidezza, le mie caramelle, mantenute a temperatura ambiente, hanno perso la forma. Consiglio quindi di conservarle in frigo e di lasciarle a temperatura ambiente una mezz’oretta prima di consumarle.
Attenzione: causano dipendenza e le vostre 50 Caramelle finiranno in un baleno …
(A proposito, ma voi vi ricordate come va a finire la storia di Candy Candy?)
Dato che la mia prima partecipazione al contest Donne (st)raordinarie ha suscitato qualche polemica (forse la donna cui avevo dedicato la mia torta non è abbastanza straordinaria, mentre invece Candy Candy è effettivamente una DONNA FAMOSA DEGNA DELL’AGGETTIVO “STRAORDINARIA”), partecipo ancora al contest di Stefania, così fughiamo ogni possibile critica.
Buon Appetito!
Stefania
15 commenti
Sei di uno spirito unico 🙂 l'altro post me l'ero perso, ho recuperato…
Tra l'altro mi hai ricordato che davanti a Candy Candy mi sono fatta pure un paio di pianti!!!
Ora mi mi chiedo, ma quanti anni avevo quando guardavo Candy Candy? Perché lo guardavo anche io… o sono più piccola di quanti mi ricordi oppure sei tu più grande!
E siccome ho assaggiato anche queste caramelle, sei raccomandata doppiamente! :DDD
buonissime!!me ne offri una?anzi due?!!!
ciao ciao Alessandra
ahahahahaha mi hai fatto ridere un sacco! Non so quante volte avrò visto tutti gli episodi!! :))
ero fanatica!
le caramelle le proverò a fare, mi stuzzicano.
bacione
Buonissime queste caramelle!! E quanti ricordi hai suscitato con Candy Candy!!!
Ciao!
Le sue storie hanno accompagnato la nostra infanzia, come dimenticarla? Efettivamente era di una tristezza infinita 😀 ma meglio queste storie di altre più recenti.
La ricettina è deliziosa ^^
Fabio
e chi non l'ha vista? e scommetto che queste caramelle mettono di buon umore al primo assaggio!!! 😉
Ciao, volevo invitarti alla mia raccolta di dolci che si preparano in tutto il mondo per il periodo pasquale. Mi piacerebbe tanto vederti tra le partecipanti 🙂
a presto
http://fairieskitchen.blogspot.it/2012/03/tutta-la-dolce-pasqua-del-mondo-il-mio.html
Potrei svenire per la bontà all'assaggio di queste caramelle..!
allora te la dico tutta. Io Candy Candy la detestavo. Ero più per Mila e Shiro o Mimi Aiuara. Ero forse già grandina e per me Heidi non aveva eguali. In ogni caso più avanti, già fidanzata con il mio futuro marito, ho scoperto che lui non si perdeva una puntata di Candy e che la adorava….ma come lui tanti altri miei amici maschi. Ecchediamine…com'è possibile? Sono stata shoccata per un certo periodo, ma adesso la cosa mi fa tanto ridere. Queste caramelle sono da sballo. Io ho la ricetta di Ladurée e non ho ancora avuto il coraggio di provarla. Ti abbraccio carissima, Pat
Stefania: e che ci posso fare, io non amo le polemiche …
Stefania: l'hanno iniziato nel 1982 … e poi l'hanno replicato una decina di volte … non so … forse eri appena poco più che un'infante???
Alessandra: tre, quattro … venti … peggio delle ciliegie …
Eleonora: non mi aspettavo che fossero così buone, una vera tentazione!
Renza: credo di averlo visto un migliaio di volte …
Fabio: perchè, vogliamo parlare di Heidi??? Anche lei, porella …
Glo83: sono troppo golose!
Paola: grazie, passo a trovarti!
Eleonora: il sapore e la consistenza sono davvero irresistibili. Peccato siano finite troppo presto!
Patty: noooo … io invece sono cresciuta a pane e Candy candy …
ahaha! candy! si è famosa! lo penso anche io 😀 come si potrebbe dire il contrario è una bimba diventata donna che ha affascinato almeno un paio di generazioni! 🙂
p.s. ti ringrazio! ho chiesto anche a Vale di incucinasenzglutine se andava bene, se era abbastanza comprensibile la cosa, mi rendo conto che non è facile, cmq era riferito al caso in cui si fossero utilizzato farine per la realizzazione, ad ogni modo vedrò di marcare la cosa 🙂 grazie ancora! p.s. me lo passi un cioccolattino? 😀 ciaoo
Candy Candy anche io…e chi no?
A me un pò piacea e un pò mi sembrava troooppo sfigata, ecchediamine, ma tutte a lei capitavano?? e mai un segno di cedimento, un depressione, un attacco di panico, niente!!
Se non è straordinaria lei, non lo so chi lo è!
Mi sono persa le polemiche, ma a me il tuo primo post sembrava una gran bella manifestazione di amicizia e di stima, hai dato una risposta da grande donna anche tu!
ciao loredana
(grazie per le cose gentili che mi scrivi!! )
Che ricordi, Stefania!!!! Ero già adolescente quando è uscito il cartone di Candy, ma siccome mia sorella era piccola e lo guardava ogni pomeriggio, interrompevo anch'io lo studio per guardarmelo!!!
Posso dirti una cosa però? La donna (st)raordinaria qui sei tu!!!!
VickyArt: Un bacio!
Loredana: grazie a te, cara! Sempre gentilissima e sempre puntuale!
Mapi: Troppo buona!