Quest’anno ho voluto risparmiare questa sorte a più di un paio di panettoni. Li ho lasciati al supermercato, in balia di altre mani e di altri palati. E ho fatto da me. Non c’è emozione più grande di impastare un lievitato così “importante” e vedere che a poco a poco prende forma sotto le proprie mani, lievita, sbuffa e si colora sotto i propri occhi. E quando lo tagli e ne senti il profumo, qualunque minimo difetto sarà impercettibile di fronte all’orgoglio e alla soddisfazione di poter dire “l’ho fatto io”!*
Sebbene il panettone di Adriano sia stato eccellente e ampiamente apprezzato, desideravo cimentarmi con un panettone a lievitazione totalmente naturale. Anche questa volta sono andata sul sicuro e mi sono affidata alla ricetta presente nel blog di Paoletta.
- La prossima volta inserirò nell’impasto un pò di scorza di agrumi grattuggiata, che, secondo i miei gusti, deve essere presente e ben percepibile.*
- Io ho usato la farina tecnica W400 della Molino Rossetto e il lievito madre donatomi gentilmente da Fina. L’ho rinfrescato per 6 giorni consecutivi, due volte al giorno, seguendo le indicazioni di Paoletta per il “bagnetto” e l’uovo dell’ultimo giorno.
- Ho, inoltre, eliminato del tutto quel poco lievito di birra presente in ricetta.
- Anche i miei panettoni, come quelli di Paoletta, hanno necessitato di un tempo di lievitazione di 18 ore.
- Ho provato a glassarne due, ma sono sprofondati. Non so se per colpa dello stampo basso o dell’eccessivo peso della glassa. Mistero da verificare in una prossima produzione**
NOTA DEL 14 Dicembre:
* A questo proposito, Adriano sostiene che in questa ricetta non sono presenti aromi perchè il panettone con lievito madre si impregna dell’aromaticità data dai canditi e dall’uva passa. E’ verissimo. In fase di lavorazione, ho spezzato l’impasto e ho realizzato un panettone senza uvetta nè canditi, e uno al cioccolato. In questi, si sentiva nettamente la mancanza degli aromi. Gli altri, conditi in modo tradizionale, invece, erano perfetti
** Ho scoperto ieri che la dose per realizzare un panettone glassato è differente. Adesso ho una pulce nel cervello che mi dice glassa glassa glassa glassa …
Stefania
16 commenti
Stefania è davvero perfetto! Il panettone è una di quelle cose da fare che rimando di anno in anno perchè temo sia troppo complicato e ci voglia costanza nel seguirlo passo passo. Tu sei stata davvero bravissima. Goditi questa buonissima soddisfazione!
Provo una sincera ammirazione per tutti quelli che si cimentano in un'impresa così ardua, almeno per me, ma hai ragione perchè comprarne quando in casa ti vengono così bene?? Profonda, profondissima ammirazione!
Eccolo. Su questo, posso dire che io c'ero. E c'era anche mio marito, purtroppo. Che è da due settimane che non fa altro che sospirare.
Mai mangiato un panettone migliore, in tutta la vita…
ale
Mamma mia che lavoro.
Mi ci sono cimentata solo una volta, a doppio: si, perchè mentre l'impasto lievitava nello stampo mi è caduto in terra costringendomi a iniziare da capo….
Tu sei stata bravissima, come sempre 🙂
So che il panettone è uno dei dolci più difficili da fare, quindi non posso che complimentarmi nell'ammirare il tuo risultato! Brava!!! Simo
Complimenti!! Sono splendidi!! Ti capisco perfettamente: fare il panettone a lievitazione naturale da una soddisfazione impareggiabile…e il gusto ci guadagna parecchio!!
complimenti…questa ultima foto è il sogno di tutti i panificatori!!!
Il panettone è una vota che voglio farlo, ma il mio timore di cestinare il tutto mi fa rimandare l'esperimento di anno in anno…a te invece è venuto semplicemente perfetto! E' meraviglioso! Gonfio, arioso, ben lievitato e goloso! Brava!
bravissima! Io leggo e rileggo la ricetta senza decidermi a iniziare.
non ho lievito madre e forse per questo non ho mai il coraggio di provare a farlo..il tuo è magnifico! un bacione….
Bravissima, Stefania.
Solo chi l'ha fatto sa di cosa si parla.
E aggiungo: fatti due conti sul costo di un panettone del genere e confrontalo con i 3-4 € di quelli venduti al super con l'etichetta delle marche più diffuse….(il cui costo non ci ferma ai soli ingredienti come per noi, ma alimenta una filiera molto lunga, dalla fabbrica, al trasporto, al commesso del super, alla gestione del magazzino, e qui mi fermo ma potrei andare oltre); il primo pensiero che ti viene è: MA CHE SCHIFEZZE CI METTONO DENTRO per poter fare quei prezzi?!?!?!?
:))
Mi sento orgoglioso per te perchè da assiduo "sfruttatore" di lievito madre intuisco quale possa essere bello avere sotto gli occhi certi risultati…ed aggiungo che risultati. Non ho mai fatto il panettone in casa, per timore che impastando a mano non possa ottenere i risultati sperati…però sto maturando l'idea…e prima o poi mi lancio…e non come vorrebbe MissD. dalla finestra! 😛 ahahhaahha
Bravissima!
Ylenia: è la prima volta che mi cimento, e guarda che risultato! Non è nemmeno troppo complicato!
Greta: tu sai fare cose strabilianti. Perchè non provare anche col panettone?
Alessandra: povero Giulio, chissà che (st)razio!
Araba: primo caso di suicidio di panettone in terra araba causa eccessivo caldo!
Simona: prossimo obbiettivo PANDORO! Quello si che è difficile!
Roberta: Credo di non aver mai mangiato panettone migliore
Valentina: Grazie mille!
Claudia: se non provi almeno una volta …
Roberta: dai, che Natale si avvicina!
Chiara: ho pubblicato giovedi quello con solo lievito di birra, se può sembrarti più facile
ZioPiero: facevo lo stesso pensiero proprio mentre lo mangiavo. Del resto, tutto ciò che è industriale, è ricchissimo di "chissà cosa ci mettono dentro". Altro che sano e genuino …
Gambetto: impasteresti a mano??? Allora si che è un gran lavorone…roba da lasciarci le braccia. Io sono troppo pigra per una fatica del genere. Semmai ti deciderai, avrai una immensa OLA sicula!
Complimenti davvero un capolavoro.Potresti partecipare al contest che ho indetto http://pannacioccolatoefantasia.blogspot.com/2011/11/contest-e-tu-natale-che-dolce-fai.html
Ciao! ho scoperto ora il tuo blog.. complimenti, sono davvero invidiosa di chi si cimenta, e riesce così bene, in una cosa simile..
Sono d'accordissimo con lo ZioPiero.. un dolce del genere richiede ingredienti di alta qualità, tempo e lavorazione.. quelli artigianali valgono il prezzo che hanno!! bravissima comunque!
a presto (ti seguo)
Luisa
ghiottodisalute.blogspot.com
Invidia pura di fronte a tanta bontà 😉
Auguroni di buon anno