“Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!”
Woody Allen
“Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare smaltendo i chili accumulati e così tricchete tracchete il senso di colpa è bello che superato. Quindi arriva il momento tanto atteso e canti “Tanti Auguri Rosy” e apprezzi il fatto che la tua torta, alla fine, è proprio buona, anche se la foto che hai fatto fa proprio pena. Poi la lasci in frigo per mezza giornata e la prima cosa che fai è decorarla con eleganza e semplicità, perchè a lei piace così. Col passare del tempo ti senti sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta, che forse è stato un bene aver fatto di testa propria e aver cambiato ricetta. Quindi decidi di optare per una dose diversa, lasciando invariata l’idea di base. Poi inizi a pensare meglio e ti rendi conto che chi vincerà tra te e la torta devi essere tu, che non puoi arrenderti davanti ad un insuccesso. Poi metti la torta in forno, ma ti accogi presto che c’è qualcosa che non va, che la torta non lievita come dovrebbe, che forse sei di fronte ad un fallimento. Quando sei sufficientemente convinto, ti addentri nei meandri degli sbuffi di farina e del burro da montare. Passi le prime nove ore confortato tra le pagine di un libro che non lascia scampo ai golosi, senza nessuna distrazione e pregustando già l’effetto finale. E alla fine ti concedi a questa torta partendo da una voglia di cioccolato.”
Stefania Profumi&Sapori
Il dolce originario scelto da mio marito per festeggiare il compleanno di Rosy (è una storia lunga, la rimando alla prossima puntata) era la “Torta a strati al cioccolato” tratta da Donna Hay – Semplici essenziali, Cioccolato. E’ stato un flop clamoroso.
Se non fosse stato per la libreria virtuale dello Starbooks di Menu Turistico, avrei evitato di citare una fonte che mi ha deluso. Ma forse è anche giusto così, forse è bene dire che io ho provato quella dose e che non mi è riuscita. A voi capita di seguire una ricetta tratta da un libro e di avere un insuccesso?
Vi lascio la dose della ricetta che mi sono “inventata” io. Niente di eccezzionale, una settevasetti che diventa ottovasetti e un pò di fantasia al cioccolato.
Torta a strati al triplo cioccolato:
Per 8 persone:
Per la torta:
4 vasetti di farina 00
2 vasetti di zucchero
75 gr di burro fuso
4 uova
1 vasetto di yogurt bianco
1 bustina di lievito
75 gr di cioccolato bianco
75 gr di cioccolato al latte
75 gr di cioccolato fondente
Per la crema:
400 gr di nutella
400 gr di panna montata
100 gr di nocciole tostate in granella
1 foglio di gelatina
Per bagnare:
300 ml di latte
2 abbondanti cucchiai di cacao dolce (io Nesquik)
Preparare la torta: In una grande terrina, lavorare insieme tutti gli ingredienti tranne il cioccolato. Suddividere l’impasto in tre ciotole diverse. Fondere i tre tipi di cioccolato separatamente l’uno dall’altro e aggiungerli ognuno ad una parte di impasto. Versare in tre teglie da 20 cm e cuocere a 180° per 30 minuti. Sfornare e lasciare freddare.
Preparare la crema: aggiungere alla nutella la panna montata, mescolando gradualmente dall’alto al basso. Aggiungere la gelatina ammorbidita e sciolta in poca panna calda, seguendo la regola del freddo nel caldo per evitare che formi dei grumi. Aggiungere anche le nocciole tritate e amalgamare bene.
Assemblamento del dolce: Tagliare ad ogni torta lo strato superiore, in modo da pareggiarle e ottenere dei dischi di torta regolari. Tagliare ogni torta a metà nel senso della lunghezza. Bagnare un primo strato di torta con il latte al cioccolato e farcire con la crema. Proseguire, alternando gli strati di torta e i colori. Terminare spalmando la crema nei bordi e sulla superficie e lisciando il più possibile.
Frullare gli avanzi di torta e usarli per decorare i bordi. Guarnire infine con delle nocciole intere.
Buon Appetito!
Stefania
16 commenti
Anche io mi fido ciecamente dei commenti sui libri e poi grandissime delusioni …
Pero' a me la tua versione sembra splendida!!!!
a presto
io le ricette non le cerco mai…mi piace la foto e quindi poi mi vedo gli ingredienti…
ad esempio non leggerei altri libri, nè altre versioni…la foto della tua ricetta è deliziosa e quindi la curiosità di vedere come si fa, c'è:D
quindi….è da provare!
buon inizio settimana ^_^
No ma questo é un attentato di prima mattina… triplo cioccolato? Mi ci tuffo e me la segno!!!
Oddio oddio una semplice ottovasetti??? Ma questo dolce è buonissimoooo, già solo guardandolo mi viene voglia di assaggiarlo. A me capita spesso che le ricette dei famosi non mi riescono, ma chissà magari nei libri ometto volontariamente o no qualche piccolo passaggio essenziale ;D
Baciotti, Laura
Io voglio iniziare da prima della fine, cioè quando sono bella sazia per averla mangiata… ai chili di troppo non voglio proprio pensare… anzi preferisco dai saluti a te, dopo aver mangiato la tua ottima torta… altro che Donna Hay!
bellissima la tua "trasposizione"!!! che delizia questa torta…una golosità allo stato puro!!! 😉
ahahah mi hai fatto fare 4 risate!!! e una torta da leccarsi i baffi!
Innanzi tutto complimenti per il post: DAVVERO BRILLANTE!!! 😀
In secondo luogo, capita anche a me che ricette tratte da libri (anche testatissimi) non mi riescano. A volte il motivo sta nell'imprecisione della ricetta, altre volte probabilmente ho sbagliato io (mi è capitato con il pandoro delle Simili: mi riescono tutte le loro ricette tranne quella, non so dove sbaglio…).
Questa torta comunque è STREPITOSA e me la segno, eccome se me la segno!!! :-9
un delirio di cioccolato.. mi ci tuffoooo!!!
certo che mi è successo di floppare ricette dei libri e anche dei blog :)) ma chi se ne importa se poi ci si consola con cotanta bontà! facciamo così: la rimanenza del frigo me la pappo io :)) ciao 🙂
Che trionfo di calorie, ma quando si deve abbondare meglio farlo bene. Io poi, che al cioccolato non reisco mai a dire di no, andrei a nozze con questa golosità.
Altro che se capitano insuccessi seguendo le ricette dei libri. Certe volte arrivo alla fine e mi domando se davvero quella era la ricetta giusta per creare quello ceh sto ammirando nella foto.
Alla fine ti è riuscita benissimo…semplicemnete perfetta e ghiotta..complimenti….
Non vorrei farti inorridire, ma una torta così….mi potrebbe far concludere con la fine della storia di Woody…ahahahahhah.
Certo che mi è successo di prendere una ricetta da un libro…e come risultato avere un flop….. per fortuna però per lo Starbooks, finora, nessun flop…tutte collaudate e garantite!!BAci, Flavia
Triplo cioccolato…tripla goduria! Però i cioccolati son persino 4: bianco, latte, fondente e nutella 😉
chissà che bontà! Copio al volo
simo
grandissimo post, ma ero talmente obnubilata dalla foto (per inciso, prendo atto del tuo "pessima" e giuro a me stessa che mai nella vita ti farò vedere qualche mio scatto!) che ho riconosciuto Woody Allen solo alla terza riga. e ho capito che eri tu, solo quando ho letto la tua firma…
dici che ho bisogno di un po' di riposo???
Scherzi a parte, grazie. Lo Starbooks serve soprattutto per gli acquisti consapevoli- e se il lato A è andare a colpo sicuro, il lato B è evitare fregature. Sono in pochi ad avere il coraggio di parlar chiaro- e questo è uno dei motivi per cui sono così felice, ogni volta che passo di qui
ciao
ale
Mascia, Cranberry: spesso ci facciamo abbindolare da belle foto e non ci rendiamo conto che una ricetta non funziaona. ma a volte capita di toppare perchè non siamo stati capaci di rirpodurla … vai a capire …
Innamorataincucina e Giovanni: "e il naufragar m'è dolce in questo mare"
Farfallina: questo è un altro grande punto di discussione…
Fantasie: non siamo cento volte meglio, eh?
Glo83: 🙂
Valentina: leccando leccando questi baffi si consumeranno ahahahaha
Mapi: e purtroppo la linea di confine tra errore nostro e imprecisione della ricetta è molto sottile
Sonia: lasciamene un pezzettino per la foto, però!
Ilaria: si, ma senza lasciarci andare, poi, ai sensi di colpa!
Maria Luisa: e sopratutto la festeggiata ha gradito!
Eli/Fla: questo Starbooks è un'iniziativa interessante e utlie. Mi è sembrato giusto dire la mia anche su un flo (in realtà ne ho altri in serbo). magari-me lo auguro- verrò smentita e altre persone mi diranno che a loro quella ricetta è riuscita bene
Alessandra: e io sono felice ad ogni tuo passaggio.