Questa estate ho pensato davvero di aver attraversato uno dei momenti più impegnativi della mia vita di mamma quando ho spiegato a mio figlio treenne cos’è un onomastico. Mi sono arrampicata sullo specchio di un “è la festa di tutti i bimbi che si chiamano come te” ma non ho avuto carta facile e mi sono data parecchio da fare per rispondere a tutti i suoi perché.
No, amore, non è il tuo compleanno.
No, tesoro, non soffiamo le candeline.
No caro, non riceverai un regalo…
Non sapevo quanto sarebbe stato difficile quel sabato 01 Ottobre, quando mi ha visto balzare di gioia, con tanto di salto e gridolino stidulo “Ho vinto! Ho vinto! Ho vinto!”
“Mamaaa, pecchè satti?”
“Perchè sono felice”
“E pecchè sei felice?”
“Perchè ho vinto”
“Mamaaa, cossa hai vinto?”
“Ho vinto una sfida di cucina”
“Si, ma COSSA hai vinto”
“ … mmm … Niente.”
“E allora pecché sei felice?”
Vaglielo a spiegare ad un bambino di tre anni che l’MTC è una sfida dove si partecipa per puro divertimento e che chi vince … non vince nulla! Se non l’emozione, l’onore e la soddisfazione di aver elaborato un piatto (nel mio caso un “quadro”) che è piaciuto tanto alle tre giudici da sceglierlo come migliore tra ben 92 proposte!
A onor del vero ho vinto anche una notte insonne, preda di quest’emozione che ho davvero rincorso per tante sfide, e l’ansia e la responsabilità di scrivere un post proporre una ricetta che sarà soggetta alle critiche e agli apprezzamenti di almeno una novantina di persone.
Ringrazio Fabiana che, l’ha detto lei, è rimasta “stecchita” dalla mia proposta e mi ha dedicato parole splendide.
A onor del vero ho vinto anche una notte insonne, preda di quest’emozione che ho davvero rincorso per tante sfide, e l’ansia e la responsabilità di scrivere un post proporre una ricetta che sarà soggetta alle critiche e agli apprezzamenti di almeno una novantina di persone.
Ringrazio Fabiana che, l’ha detto lei, è rimasta “stecchita” dalla mia proposta e mi ha dedicato parole splendide.
Per la scelta della ricetta di Ottobre la scelta è stata veloce, quasi istantanea: del resto non potevo deludere le aspettative di chi si attendeva da me un dolce. E nemmeno sarei risultata credibile se vi avessi proposto un bell’arrosto, una pizza, una zuppa di pesce o un risotto alla milanese.
Per cui, amici, armatevi di sac-à-poche perchè, senza tenervi ancora troppo sulle spine, la ricetta della sfida di Ottobre è … i Profiteroles
Senza addentrarmi nelle ragioni storiche del perchè il profiterole sia nato in Italia e del come mai porti un nome francese, parliamo subito della ricetta, dei consigli per realizzarlo e della sfida.
Il profiterole è sostanzialmente un dolce formato da piccoli bignè ripieni e glassati al cioccolato e serviti nella tipica forma a piramide.
La dose di bignè che ho scelto è quella che prediligo, la mia preferita, quella che mi consente di avere bignè morbidi e rotondi.
C’è chi se lo immaginava, chi lo temeva e chi lo sperava… adesso ne avete tutti la certezza .. la dose che ho scelto è quella di Luca Montersino.
Agli amici con problemi di glutine, invece, consiglio consiglio di seguire la dose della celiaca col tacco più alto del web.
C’è chi se lo immaginava, chi lo temeva e chi lo sperava… adesso ne avete tutti la certezza .. la dose che ho scelto è quella di Luca Montersino.
Agli amici con problemi di glutine, invece, consiglio consiglio di seguire la dose della celiaca col tacco più alto del web.
Ritengo che il problema principale delle ricette di profiterole sia che non sappiamo regolarci con la giusta quantità di bignè, di glassa e di crema. Non sappiamo esattamente quanti bignè possiamo ottenere con quella dose, a volte ce ne avanzano davvero tanti, a volte ci ritroviamo con della crema pasticcera che poi abbiamo difficoltà a smaltire, altre volte la glassa sarà insufficiente. Può anche capitare che vorremmo aumentare la dose, ma non del doppio che poi è troppo. Per cui ho pensato di indicarvi la dose minima, usando come unità di misura un uovo.
Con 1 uovo si ottengono 12 bignè, dose giusta per 4 persone che consumano il profiterole al termine di un pasto (quindi 3 bignè a testa) o per due persone che saltano il pranzo e decidono di dimenticarsi dei sensi di colpa. Potrete, quindi, moltiplicare le dosi indicate, in base al numero di persone con cui vorrete condividere il vostro profiterole, avendo comunque certezza delle quantità che otterrete.
Ma vediamo nel dettaglio come si compone il profiterole e qualche trucchetto per non toppare l’esecuzione:
BIGNE’:
E’ un contenitore sottile ma resistente, dal sapore delicato e neutro, che si presta perfettamente per essere farcito sia con ripieni salati che dolci. La pasta che lo compone, detta choux, subisce due cotture: una prima sul fuoco, dove la farina avvia un processo di gelatinizzazione degli amidi; una seconda nel forno, in cui le uova, legate al grasso del burro, fanno in modo che il prodotto abbia la giusta struttura per poter sviluppare vapore e riempirsi, così, di aria.
Esistono diverse ricette e proporzioni per la formazione del bignè. Per esempio, utilizzare più latte o aggiungere dello zucchero permetterà al bignè di colorarsi meglio durante la cottura in forno. Usare una maggiore quantità di burro vi permetterà di avere un bignè più soffice e resistente, mentre uno con poco grasso vi farà ottenere un bignè più croccante e friabile.
Per 12 bignè:
23 37 ml di acqua*
5 ml di latte
33 gr di burro
35 gr di farina
1 uovo
Un pizzico di sale
Versare l’acqua, il sale e il latte in un pentolino, aggiungere il burro tagliato a pezzetti e accendere il fuoco. Portare a bollore. E’ necessario prestare attenzione a questa prima fase: è bene che il burro si sciolga lentamente e che l’acqua si riscaldi gradualmente, tenendo quindi il fuoco basso. Se l’acqua inizierà a bollire prima che il burro sia completamente sciolto, evaporando, andrà ad alterare l’equilibrio della ricetta.
Quando il burro sarà sciolto e l’acqua bollirà, aggiungere la farina tutta in una volta e mescolare con un cucchiaio di legno. Far cuocere sul fuoco fino a quando il composto non si sarà asciugato un po’ e avrà formato sul fondo del pentolino una patina biancastra. Con questa dose, molto carica di grasso, non otterrete un impasto troppo sodo e farete fatica ad asciugarlo. Rimarrà piuttosto morbido, non esagerate con la cottura. Toglietelo dal fuoco quando inizierete a sentire un intenso profumo di burro cotto.
A questo punto trasferire tutto in una ciotola. E’ necessario fare freddare l’impasto continuando a maneggiarlo: questa operazione può essere fatta a mano (attenzione a non bruciarvi), o con un frullino elettrico. Meglio ancora in planetaria. Azionate quindi le fruste e fatele andare per un minuto. Aggiungete le uova intere, una alla volta (in questo caso, visto che la dose è di 1 uovo, consiglio di sbatterlo con la forchetta e di inserirlo in 2-3 riprese). Non aggiungete il secondo se il primo non è stato completamente assorbito. Al termine dell’inserimento delle uova, dovrete ottenere una pasta dalla consistenza simile a quella della crema pasticcera.
Trasferite tutto in una sacca da pasticceria con bocchetta tonda liscia da 8-10 mm e modellate i vostri bignè su una teglia imburrata. Se non avete o non sapete usare la sacca da pasticceria, potete modellare i vostri bignè con due cucchiaini. “Schiacciate” la punta che inevitabilmente si formerà con il dito leggermente bagnato di acqua.
Non usate carta forno, rischiereste di non far gonfiare bene il bignè: meglio imburrare bene una teglia antiaderente. Ecco come risultano due diversi bignè cotti con o senza carta forno. Vedete che il primo, quello alla vostra sinistra, è piatto, non si è gonfiato, perchè la carta forno su cui era poggiato non ha distribuito uniformemente il calore. Quello a destra, invece, è un bignè ben riuscito, gonfio e aerato, con la base compatta e liscia.
Adesso la cottura: ognuno conosce il forno di casa sua, per cui dovrà regolarsi di conseguenza. In linea generale, un bignè “pesante”, ossia ricco di farina e povero di burro, dovrebbe cuocere ad una temperatura di 180°.
Se si sceglie una ricetta con pari peso di burro e farina, si userà un forno a 200°.
Per una ricetta “leggera”, cioè povera di farina e ricca di burro, sarà necessaria una temperatura di 220°. Se usate forno ventilato, abbassate di 10° la temperatura indicata.
Il forno deve rimanere chiuso per i primi 12 minuti, finchè cioè il bignè non si sarà gonfiato e avrà iniziato a colorirsi. La cottura va terminata con valvola aperta. Per tutti i comuni mortali che non dispongono (me compresa) di forni con valvole da aprire e chiudere a nostro piacimento, sarà sufficiente aprire appena la porta e tenerla socchiusa (ma proprio poco, eh!) aiutandosi con il manico di un cucchiaio. La cottura va completata per altri 20-25 minuti. Non fatevi ingannare dall’odore di cotto che sentirete quasi da subito: è l’odore del burro usato per la teglia. Non aprite il forno finchè i vostri bignè non avranno completato la loro cottura e non saranno ben coloriti.
Da ora in poi siete liberi di farcire e glassare come credete. Vi do, ugualmente, dosi e indicazioni per la versione classica che ho scelto io.
Farcitura:
Qui c’è l’imbarazzo della scelta: la versione classica prevede l’utilizzo di panna montata leggermente zuccherata. C’è chi usa la sola crema pasticcera, chi una chantilly, chi crema al cioccolato, al limone, zabaione … insomma, il vostro profiterole acquisterà una sua diversa personalità a seconda del tipo di farcitura che sceglierete.
Io ho scelto una classica chantilly, con crema pasticcera (di Montersino, ovviamente!) alleggerita con poca panna montata.
Io ho scelto una classica chantilly, con crema pasticcera (di Montersino, ovviamente!) alleggerita con poca panna montata.
Per la crema chantilly (per farcire 12 bignè):
63 ml di latte intero
12 ml di panna fresca
1 tuorlo
5 gr di maizena
24 gr di zucchero
60 ml di panna montata
semi di mezza bacca di vaniglia
Sbattere energicamente i tuorli con lo zucchero, i semi della vaniglia, la maizena e qualche cucchiaio di latte preso dal totale. E’ consigliabile unire i semi della vaniglia al composto di tuorli invece che nel latte, in quanto le molecole grasse del latte andrebbero ad avvolgere i semini e vi trovereste, poi, con dei grumetti di semi difficili da sciogliere. Se volete profumare il latte, meglio usare la bacca vuota.
Nel frattempo portare a bollore il latte con la panna. Quando il latte sta per bollire, versarvi sopra la crema di tuorli, senza mescolare. La crema non si attacca, ma, anzi, si addensa subito. Quando si è rappresa, si può spegnere il fuoco e mescolarla delicatamente. Quando pronta, trasferirla immediatamente in una ciotola e coprirla con pellicola a contatto. Questo piccolo accorgimento eviterà che la vostra crema formi quella antiestetica pellicina e la manterrà, invece, morbida e omogenea.
Quando fredda, procedete a montare la panna. La panna deve essere ben fredda, meglio se la tenete in freezer per 10 minuti prima di montarla. Sarebbe opportuno tenere in freezer anche la ciotola che userete. Montare la panna con le fruste ad alta velocità: fermarsi quando è ancora morbida: deve essere semimontata. A questo punto inserirla gradualmente alla crema pasticcera, mescolando delicatamente dall’alto verso il basso. Quando si uniscono due composti di diversa densità, è necessario che il composto più morbido, in questo caso la panna montata, venga inserita gradualmente in quello più compatto, in modo da ammorbidirlo. Saremo, quindi, costretti a sacrificare parte della nostra panna montata per ammorbidire in un primo momento la crema. Quando la crema pasticcera avrà raggiunto consistenza simile a quella della panna, sarà possibile unirle senza timore che la panna si smonti.
Quando pronta, trasferire la chantilly in una sacca da pasticceria con beccuccio stretto e lungo e usarla per farcire i bignè: forare la base con il beccuccio, spremere delicatamente la sacca e riempirli completamente: vedrete che il bignè si gonfierà e diventerà pesante. Se non avete o non sapete usare la tasca da pasticceria, potete tagliare il vostro bignè a metà, farcirlo con un cucchiaino e poi richiudere.
A questo punto sarà possibile procedere con la glassatura.
Glassa:
La glassatura del classico profiterole dovrebbe risultare liscia, lucida e consistente. Deve poter avvolgere il bignè senza colare troppo, permettendovi di creare una piccola e golosa piramide. Io ho trovato la mia dose perfetta, (intendo perfetta per me, in base al mio gusto personale) solo nel tempo, dopo innumerevoli prove e fallimenti, in una ganache al cioccolato fondente leggermente montata. Ma anche qui la scelta è libera, si può spaziare tra le dosi, gli accostamenti e i sapori più disparati.
Per la glassa di copertura (per ricoprire 12 bignè):
80 gr di cioccolato fondente al 60%
70 gr di panna
Scaldare la panna, portandola quasi a bollore. Spegnere il fuoco e unirvi il cioccolato fondente tagliato a pezzi omogenei. Mescolare bene finchè il cioccolato non sarà sciolto. Fare freddare completamente. Quando la glassa sarà a temperatura ambiente (non mettetela, quindi, in frigo), sbattetela leggermente con la frusta a mano per pochi secondi. Vedrete che acquisterà subito consistenza: è pronta per glassare i bignè. Tuffate i bignè, uno alla volta, nella glassa. Scolateli con l’aiuto di una forchetta e adagiateli direttamente sul piatto da portata.
Non toccateli con le mani, altrimenti la glassa perderà la sua lucentezza e rimarranno i segni delle vostre dita. Formate una piramide di bignè glassati. Se la glassa tende a diventare troppo densa, riscaldatela nuovamente sul fuoco per 3-4 secondi, mescolatela e frustatela di nuovo. Tornerà lucida e della giusta consistenza. Quando avrete creato la vostra piramide, potete decorare con qualche ciuffetto di panna montata.
Il profiterole va conservato in frigo, ma, poichè la glassa tende ad indurirsi, consiglio di lasciarlo mezz’ora a temperatura ambiente prima di consumarlo.
Il profiterole va conservato in frigo, ma, poichè la glassa tende ad indurirsi, consiglio di lasciarlo mezz’ora a temperatura ambiente prima di consumarlo.
E adesso una nuova sezione, una new entry per me e per il mio blog. Non mi sono mai voluta addentrare nel campo del conteggio calorico dei miei dolci, un pò per diniego, un pò per non sentirmi oppressa dai sensi di colpa.
Potrei dirvi che il mio è un tentativo di sfatare il mito secondo cui il profiterole è uno dei dolci più grassi e pesanti presente nelle pasticcerie.
In realtà l’ho trovato un giochino divertente, ma non abituatevi: per fare questo conteggio ho messo in moto tutti i miei neuroni matematici (e mi risparmio le battute sul fatto che in realtà io non mi sia scomodata prima di conteggiare i miei neuroni matematici ancora operativi) e ora sono così stremati che dubito di riuscire a riattivarli per le prossime volte.
Ovviamente il calcolo delle Kcal è approssimativo, ho riportato i valori indicati nelle etichette dei prodotti che ho usato io.
Potrei dirvi che il mio è un tentativo di sfatare il mito secondo cui il profiterole è uno dei dolci più grassi e pesanti presente nelle pasticcerie.
In realtà l’ho trovato un giochino divertente, ma non abituatevi: per fare questo conteggio ho messo in moto tutti i miei neuroni matematici (e mi risparmio le battute sul fatto che in realtà io non mi sia scomodata prima di conteggiare i miei neuroni matematici ancora operativi) e ora sono così stremati che dubito di riuscire a riattivarli per le prossime volte.
Ovviamente il calcolo delle Kcal è approssimativo, ho riportato i valori indicati nelle etichette dei prodotti che ho usato io.
Quindi … per un profiterole da 12 bignè ho usato in totale:
63 ml di latte = 28 Kcal
33 gr di burro = 247 Kcal
1 uovo + 1 tuorlo= 135 Kcal
82 ml di panna fresca = 297 Kcal
80 gr di cioccolato fondente = 480 Kcal
24 gr di zucchero = 94 Kcal
40 gr tra amido e farina = 135 Kcal
Per un totale di 118 Kcal a bignè, e 354 Kcal a porzione (dove, lo ricordo, una porzione è data da 3 bignè). Avrei potuto diminuire ulteriormente le calorie, scegliendo una dose di bignè meno grassa, oppure usando solo latte per la crema pasticcera. O scegliendo una farcitura light.
Se vi avessi proposto una crostata con la marmellata, vi avrei propinato 505 Kcal a porzione (almeno seguendo la mia dose di pasta frolla e di marmellata).
Quindi con una porzione di profiterole risparmiate 150 Kcal rispetto ad una fetta di crostata, senza contare il fatto che il profiterole, per sua natura, vi permetterà l’indubbio (s)vantaggio di poter aumentare o diminuire le calorie semplicemente aggiungendo o rinunciando ad un piccolo bignè.
Non male per un dolce da sempre incriminato di essere un eccessivo peccato di gola!
E ora a voi! Stupitemi con le vostre versioni! Declinate la mia ricetta in tutto ciò che la fantasia vi suggerisce. Non vedo l’ora di vedere cosa produrranno le vostre menti geniali!
Vi ricordo che dovrete pubblicare la vostra proposta dal 13 al 28 Settembre. Da Alessandra e Daniela trovate tutte le regole. A presto e Buona Sfida!
* Dopo segnalazione, mi sono resa conto che il mio neuorone matematico è davvero impazzito. Chiedo scusa per l’errore, la dose esatta di acqua è 37ml, e non 23 come indicato precedentemente
Stefania
97 commenti
che sarebbe stato un dolce, me lo aspettavo…e che dolce!!!
bell'idea, per una gran sfida!!!
baci
…e questa si che è una sfida, per me!!!…mi metto all'opera!!!
un abbraccio loredana
adoro i dolci e i profiteroles sono tra i più goduriosi eora ho scoperto ,grazie ate, che sono pure light (quasi!) mi cimenterò con passione in questa prossima sfida grazie alla tua ricetta super dettagliata, professionale e generosa di consigli (che non è da tutti) grazie
mi hai proprio sorpreso……….come sempre, baci.
Sei stata veramente dettagliata e ti adoro per questo! a volte ci si perde in cerca di notizie che poi non si trovano! :))) Complimenti! Voglio proprio accettare la sfida, avevo visto anche io la spiegazione della crema pasticciera di montersino ;)))
Vevi 🙂
Splendida scelta..io adoro i profiteroles…grazie e ancora complimentissimi per la ricetta, baci, Flavia
beeeeeeeelissima ricetta!
Un dolce fantastico che come ho scritto dalle altre ragazze non ho mai provato a fare, anche se ci ho sempre pensato!
farò il profiterols classicissimo ricopiando la tua ricetta per filo e per segno:D
se non vincero non importa, l'importante è che mangerò questa delizia!!
Brava Stefy, mi piace davvero la ricetta che hai scelto!….e poi….è un dolce! yeahhhhh
dolce e di montersino, non c'erano dubbi, infatti il primo indizio di quella diavola di ale sul piccione mi aveva del tutto fuorviato il neurone!
ah, la sezione calorie l'ho saltata a piedi pari, scusa!!!
Cara Stefania, non sono passata prima per complimentarmi con te della splendida vittoria, un vero capolavoro di creatività e gusto. Attendevo il momento del lancio del guanto di sfida e quando l'ho visto su MT, ho paventato il suicidio. Non ho mai fatto i bigné, pur avendone il desiderio da tempo, ma da qui a strutturare un dolce di tale meraviglia, il passo è lunghissimo. Come in tutte le sfide di MTC, il primo impatto è in genere da panico. Poi piano piano si cede al piacere del mettersi alla prova. E'proprio questo che amo di questa gara e ti ringrazio perché cimentarmi in un dolce così bello e falsamente semplice, mi darà grande gioia ed emozione. Sei sempre bravissima. Un abbraccio, Pat
…più leggo questo post, più mi esalto. Cosa dirti, se non un milione di grazie?
ale
Wow che dolce buonissimooooooo!!!! però mi prende il panico nel seguire le dosi della ricetta…ma ci proverò!!! complimenti!!!
Bravissima Stefania!!!
Salivazione in subbuglio, idee in fermento.
Con la scusa della prova posso "giustificatamente" strafogarmi di bigné e dire pure che è "per lavoro"!
Non vedo l'ora……un abbraccio fortissimo!!
bello bello bello..ma la cosa più fantastica è il conteggio delle calorie…vuoi mettere sapere che con tre profitterol risparmi 150 calorie rispetto ad una fetta di crostata??! ti sarò per sempre debitrice…
Stefania, SEI SEMPLICEMENTE FANTASTICA!!!! 😀
La ricetta con le dosi giuste per 4 persone è meravigliosa e mostra delicatezza nei confronti degli sfidanti, che altrimenti rischierebbero di trovarsi la casa invasa da bignè e dovrebbero inventarsi mille modi per smaltirli.
Ancora una volta mi congratulo con te per la meritatissima vittoria!!! 😀
Stefaniaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, allora ho indovinato 2 cose, che non hai dormito e Montersino, eh eh 🙂
Stavo quasi pensando di abbandonare l'MTC ma poi con il conto delle calorie mi sono ricreduta, che dirti sei un MITOOOOOOOOOOO, ti adoro <3
Per me questa sarà una vera sfida e anche se qualche impropero l'ho tirato, cercherò di fare qualcosa di decente.
Stefania non vedo l'ora di farlo!!! Quella foto dell'ultimo bignè….uhmmmm famee!!!!
Grazie mille, sei stata precisissima!!
Credevo di aver sempre fatto i bignè, ma dopo il tuo post devo ricredermi….dovrò leggerlo almeno altre 8 volte prima di assimilare bene tutte le notizie….per il 28 ce la posso fare 😉
Grazie per la fantastica ricetta!
Valeria
Ottima scelta super golosa :-))) La tua esecuzione è perfetta, e, grazie alla tua dettagliata spiegazione… non si può sbagliare!
Grazie
l'hai spiegato perfettamente quindi ora non rimane che impastare 🙂
Come ho scritto da Ale non e' un dolce che di solito mangio, ma spero che la tua ricetta mi fara' fare pare con questa preparazione.
Ah, e grazie per la precisione certosina di questo post e per le dosi cosi' dettagliate.
Posso chiederti solo quanto puo' aspettare il dolce gia' glassato in frigo prima di essere servito?
Grazie!
Tu lo sai vero che sto facendo i salti di goia?…che sicuramente e giustamente tuo figlio non capirebbe, perché spiegargli chi è Montersino e perché siamo affette entrambe da montersinite sarebbe a dir poco impossibile! 😀
Comunque sono certa che tu sappia precisamente quale immagine ho avuto davanti agli occhi quando Fabio mi ha detto che la ricetta della sfida di questo mese erano i profiteroles…ed allora quella sarà la mia ricetta 😛
Baci e grazie!
Anna Luisa
Una fantastica sfida, soprattutto perchè è una buona occasione per preparare un dolce che non ho mai fatto ^__^!
Giuliana
un dolce, che bello! sarà contento mio marito che lo adora e dice che lo faccio troppo raramente 😀
Mia cara, parteciperò solo per aver il piacere di rifare alla famiglia questo dolce che non preparo da quasi 2 anni… che bella idea! Ovviamente sarò costretta a raddoppiare la dose… farò questo sacrificio per te 😉
un abbraccio grande!
Mi piace mi piace!!Ho fatto i bigne' proprio la settimana scorsa e li postero in serata…non mi resta che provare la tua ricetta e ingegnarmi sul profiterole!!
Eleonora: non potevo certo deludere le aspettative, anche se ho seriamente pensato (e pure proposto ad Alessandra) qualcosa di salato
Loredana: bene, sono contenta!
laroby: non vedo l'ora di scoprire cose ti inventerai
Fabiola: spero non sia troppo complicato, ma tu sei bravissima, sono sicura che farai un capolavoro
Vevi: ho detto tutto ciò che so sull'argomento, spero sia abbastanza per aiutare chi non ha mai provato a fare i bignè
Eli/Fla: è un dolce che mette d'accordo quasi tutti … almeno, mio marito ha molto apprezzato!
Cranberry: bene, sono curiosa di vedere anche le riproduzioni fedeli! Non vedo l'ora che sia il 13!
Dauly: quella diavola di Ale aveva fuorviato pure me, pensa…
Patty: il bello dell'MTC è proprio questo: anche io ho imprecato qualche volta al leggere altre sfide, ma se così non fosse, che sfida sarebbe?
Alessandra: ricordi l'sms? ti avevo propmesso una sorpresa … a fine mese ne avrai una…
Sara: le dosi sono importanti, sopratutto se si fa la minima con un uovo solo. Usa una bilancia precisa e affidabile, perchè se sgarri anche di un paio di grammi perdi l'equilibrio della ricetta
Fabiana: tranquilla, tanto … è light!!!
Elisa: attenzione, però, che i bignè sono come le ciliegie … e poi il si perde il conteggio …
Mapi: ma tu lo sai che mio marito da solo si è fatto fuori una dose di 3 uova??? il conteggio delle calorie e la dose da single mi è venuto in mente proprio guardando lui che divorava quel profiterole bignè dopo bignè…
Stella: ci hai preso in pieno!
Gianni: ecco perchè mi fischiavano le orecchie …
Tery: se guardo quella foto mi vien voglia di fare un altro profiterole …
valeria: sono sicura che ce la farai alla grande. per qualunque dubbio, npon esitare a chiedere!
Aleonlykitchen: grazie!
Monica: sono curiosa di vedere come lo declinerai
Araba: secondo i miei gusti è perfetto se lasciato riposare 1-2 ore in frigo e poi mangiato. Considera che con questa glassa, più riposa in frigo e più si indurisce, per questo è meglio lasciarlo un pò a temperatura ambiente prima di consumarlo.
Annalù: sapevo che saresti stata felice. Ma ora devi superare il maestro!
Satsuki: spero che sarà di tuo gradimento!
Acquolina: l'ho già detto sopra: mio marito è stato non contento, di più!
Ginestra: considerato la "fame famelica" degli adolescenti, io triplicherei…
El Pasticcio: bene, allora aspetto la tua proposta!
io non ho parole…..grazie mille per queste spiegazioni!e vuoi che ti dica….ci PROVO!!!
Intanto non mi sono congratulata per la meritata vittoria con il tuo "quadro" fruttato: brava! E poi brava anche per la scelta del profiterol..questo sconosciuto..a farlo, non a mangiarlo!
Quindi stampo, studio e ripasso più preparata!
Claudia
i Profiteroles e´ il mio dolce preferito…conto di mangiarne un paio di tortone come quelle che hai fatto tu, non sono matta e che un anno di astinenza in Germania hanno aumentato questa voglia irrefrenabile. Complimentos 😛
Se ti va di partecipare alla mia prima raccolta vienimi a trovare: http://lapasticcioneria.blogspot.com, trovi il link nella colonna di destra, grazie!!
wow…visto che il profiterol l'ho fatto una sola volta nella mia vita questa è l'occasione per replicare!!! bellissimo !!!e ancora complimenti per la vittoria
mi piace questa descrizione super dettagliata, sarà non utile ma fondamentale visto che non ho mai preparato i profiteroles!
i tuoi sono stupendi!
a prestissimo
Valentina
Sono contenta di essere passata di qua e di trovare questo superpost precisio e dettagliato su questo dolce che non preparo da anniiiii… Ringrazio Stefania per la domanda sulla copertura e te per la risposta: alla prossima cena mi so regolare e lascerò fuori dal frigo un pochino prima di servire. Grazie infinite
simo
sai che non mia stupita? pensavo a una preparazione molto più elaborata, che non avrei avruto il coraggio di tentare! e invece che bellezza, una ricetta che adoro e che farò al più presto…una cosa non mi è chiara stefi: il totale nel forno è 12 più 20 minuti? a 180° statico e o ventilato? spero avrai voglia di rispondermi, un bacione!sempre stupenda!
Stefania complimenti per questa golosissima scelta!
Mi piace come sfida e dagli indizi di Ale mai avrei indovinato.
Ora non mi resta che spremere le meningi a fare qualcosa di decente.
I dolci non sono il mio forte, e la precisione neppure.
Vedremo!
Grazie, ciao, Vitto
Valentina:ci riuscirai, ne sono sicura!
Mamma in pentola: da questo mese, il profiterole non avrà più misteri!!!
Wanesia: almeno tu hai l'alibi dell'astinenza. Qui ne mangiamo a vagonate senza nessuna scusa…
Vicky: grazie dell'invito
Claudia: è vero, è uno di quesi dolci apparentemente difficili che spesso decidiamo di acquistare. ma il fai da te è sempre meglio, almeno più genuino
Valentina: spero che con queste spiegazioni ti troverai bene!
L'albero della carambola: ogni segreto è svelato, manca solo la tua versione!
Aria: si, 12 minuti a 180° statico, poi altri 20-25 con porta del forno appena appena aperta. Devono essere ben colorati, mi raccomando, altrimenti si afflosciano
Vitto: anche io vorrei non essere così brava (modestia, eh?) con i dolci. Ne acquisterei sicuramente in linea!
Mi vergogno come un ladro…ho una domanda davvero idiota ma abbi pazienza, davvero non lo mangio mai 🙁
Allora, vorrei sapere se la piramide e'..vuota all'interno, impilando i bigne' a cerchio, oppure e' tutta piena anch'essa?
Spero di essermi spiegata, e grazie in anticipo!
hai scritto un post da 10 e lode, bravissima!! purtroppo non amo per nulla i profiteroles, ma non è detto che l'mtc non faccia il miracolo… ci penserò (come si suol dire).
bacioni e ancora complimenti
nu fa ppe me!!! J'm very very negato for dolci…by by…J,sorry.
araba: è piena. Puoi fare qualche prova di "stabilità" con i bignè senza glassa. Memorizza la posizione e poi li metti in posa una volta glassati.
Cristina: MTC da queste e ben altri miracoli!
Max: lo puoi declinare anche salato. Altrimenti che sfida è…
anche io m aspettavo un dolce..E CHE DOLCEEEEEE sono contentissima spremo le meningi per far uscire qualcosa di buono !!!!! Grazie Grazie:D
Grande ricetta, di quelle che non si fanno tanto spesso (o mai direi.) un post perfettooooo, cara Stefanialuca..
Un abbraccio, Simonetta
una sola parola…..pauraaaaaaaaaaaaaa
bravissima stefania davvero ogni volta che passo da te rimango sempre a occa aperta per la tua bravura e adesso scopro che sei mamma di un cucciolo di tre anni che tenerezza e io che cedevo fossi una bambina (in senso buono ovvio)
Ciao Stefania e grazie per la proposta di questo mese!
Il profiteroles lo faccio spesso quindi per aumentare (a me stessa) il grado di difficoltà credo che mi cimenterà anche nel tubo di cioccolato di montersino!!! XD
Ottima la tua dettagliata spiegazione, io ho già pronta da un pezzo anche la videoricetta dei bignè, magari questa sfida mi da lo sprone per terminare il montaggio del video!!!
Baci
Ottima scelta Stefania, anche stavolta ne vedremo delle belle…ho già delle ideuzze….
Adoro il classico profiteroles, ne mangerei a più non posso e naufragherei in quella glassa di cioccolato che lo ricopre.
Certo che hai scelto un tema bello impegnativo per la prossima sfida!
Ciao Stefania
complimenti vivissimi per la vittoria meritatissima e scusa se non te li ho fatti prima, ma è un periodo un po' intenso per me
la ricetta della sfida è bellissima e sicuramente golosissima in casa saranno felicissimi d'aver l'occasione di gustare ancora profiteroles …….. si lamentano che non li faccio spesso …… probabilmente farò la ricetta base visto la mia mancanza di tempo, però non mancherò di certo
grazie mille
buona giornata
Manu
ps: bellissima spiegazione
Hola Stefania, complimenti! Sei stata una grande artista!
E adesso mani all'opera con i bignè! Come al solito, mi sono già abituata e devo dire che mi piace, nel MTC scegliete sempre ricette che non ho mai fatto in vita mia! Questa almeno l'ho visto fare a mia mamma quando ero piccola però…
Mi segno subito la ricetta!
besos!
Adoro il profiteroles e questo che hai presentato è davvero goloso e bello da vedersi! Complimenti 🙂
..come sempre un'artista, questo post è un vero capolavoro e lo seguirò a dovere, non è la prima volta ma è passato davvero tanto tempo che certi tuoi dettagli li ho apprezzati
ne vedremo delle belle!
baciooo!
il profitterolles è il mio dolce preferito sin da bambino.. da oggi ti seguo e ti invito nella mia cucina!
ciao
Giovanni
Che presenatzione, da arista..sono da mangiare con gli occhi!
Complimenti per la vittoria!
Anch'io ho il mio profitterol di Montersino … Identico al tuo…
http://ovobbudino.blogspot.com/2011/03/fatemi-gli-auguri.html
A presto
Complimenti per la vittoria…e che goloso profitteroles! questo mese, finalmente, parteciperò anch'io!! 😉
Nel frattempo ti invito a partecipare al mio nuovo contest sulla cucina toscana! Ti lascio il link: http://pandiramerino.blogspot.com/2011/10/la-toscana-nel-piatto-il-mio-nuovo.html
Ti aspetto!!
Eres: E io attendo il 13 per vedere cose hai elaborato!
Glu.fri: Stefanialuca … non diciamolo, però, a sua moglie!
Rosaria: è quella che ho io al solo pensiero di cose mi proporrete!
Mamma Papera: ma io sono una bambina … dentro, però!
Cle: adesso sono io che ho paura!
Cristina: chi parteciperà: Insalata mista o Poverimabelliebuoni???
Ilaria: in realtà di impegnativo c'è solo la preparazione del bignè, almeno per chi non l'ha fatto mai. Il resto è tutta fantasia e buon gusto
Manu: a costo di ripetermi: di profiterole non se ne ha mai abbastanza!
Mai: anche io grazie all'MTC mi sono cimentata in ricette per me sconosciute. E' il bello del giorco, no?
Italians do eat better: Grazie mille
Cinzia: non vedo l'ora di vedere che capolavoro ne farai uscire!
Giovanni: passerò presto a trovarti, grazie!
Mamma Papera bis: ma anche con le mani, con la bocca, con la forchetta …
Manuela: passo subito a vedere la tua versione
Federica: grazie per l'invito
mhh delizia delle delizie!
il dolce per eccellenze quando esco a cena… quello che io ho preparato coi pistacchi qualche mese fa… bah, ma il migliore è sempre quello tradizionale!
ricetta degna di una TOP M…aestra!!!
Non ho avuto mai il coraggio ma grazie a te proverò ed ho già in mente la variante, ciao a presto.
Certo che più difficile non potevi… tu sei bravissima ma io come faccio! Vabè ci devo provare per forza, grazie per questa sfida, sarà felice la famiglia visto che faccio pochi dolci. saluti golosi da Bologna, Marica
Oh mamma … domani è il gran giorno di inizio della sfida mensile!!! Non vedo l'ora di vedere che cosa ci si inventerà anche questa volta!
Per me sarà dura perchè è un dolce che adoro ma che non ho mai fatto … oggi mi sono andata a vedere il video di Montersino che prepara i bignè … ti ho detto tutto per farti capire come sono messa!!! In bocca al lupo a tutti!!! Bacioooo
Ciao Stefania, questi sono i tuoi profiterol…questo mese mi attengo pedissequamente alla ricetta…ora ho capito che sono fattibili e comincerò ad inventare!!!
Grazie per avermi "costretta" a provare qualcosa che altrimenti non avrei MAI affrontato…crema inclusa!!!
ciao loredana
http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2011/10/i-miei-primi-profiterol.html
primo esperimento di bignè decisamente fallito, mi sembra di aver fatto tutto correttamente ma non sono cresciuti 🙁
riprovo di nuovo ora… speriamo!
Con grande soddisfazione, ho seguti passo passo le tue istruzioni! Grazie!! Ecco il risultato: un profiterole per la cerimonia del Te…
http://larennaincucina.blogspot.com/2011/10/profiterole-per-lmtc-di-ottobre.html
/Alessandro
Già quando hai vinto tu il mese scorso, Annalù si è illuminata e ha iniziato a pregare perché fosse un dolce per poi partire in urla di giubilo alla mia comunicazione che avevi scelto i profiteroles. Non ti dico quando poi ha visto che hai usato la ricetta del vostro Montersino. Non l'ho più tenuta.
Ed ecco allora la sua versione "Montersino style", ovviamente…
http://assaggidiviaggio.blogspot.com/2011/10/mtchallenge-di-ottobre-i-profiteroleso.html
Fabio
Ciao Stefania
grazie mille per la scelta, io mi sono attenuta alla tua ricetta non ho fatto nulla di speciale, però è stato un piacere partecipare e nonostante mi riuscissero già bene i bignè questi sono davvero strepitosi, grazie anche per il consiglio della carta forno che io mettevo sempre in effetti il risultato è diverso
Profiteroles deliziosi
Grazie e buona giornata
Manu
ciao! ^^ innanzitutto complimenti per la scelta della ricetta… =) mi sa che sarò costretta a bissare la ricetta.. adoro i profiteroles! 😉
avrei una domanda, chiedo subito scusa se è già stata posta da altri… i bignè vuoti si possono congelare? e se sì, quanto durano in freezer?
grazie mille! ^__^
sayuri: mi dispiace molto che tu non riesca a partecipare, ma … puoi sempre provare la versione glutenfree per giorno 6!!!
si, i bignè, una volta freddi, si possono congelare. resistono un paio di settimane credo, in realtà non ho mai provato. so che si posso congelare (anzi, montersino lo consiglia, ma me ne sfugge la logica) una volta farciti, prima di glassarli.
@ Stefania: ma no, mi ha i frainteso! xDD io già partecipo con una ricetta… intendevo dire che farò forse il bis con un'altra! ;O)
ecco, son proprio rinco. ho confuso bissare con passare …
ma che meraviglia questo blog! Ci sono cascata dopo una visita all'Araba felice, e mi sono unita subito ai tuoi sostenitori!
Caspita nel commento di prima ho sbagliato l'indirizzo del mio blog!
Ciao Roberta, benvenuta!
Ciao cara Stefania, non chiamarmi scocciante ma… uovo medio (62 g) e forno ventilato: approvati?! *-*
Raffaella: uovo medio 55 gr e forno statico. Se usi il ventilato abbassa di 10 gradi
Ecco anche il mio profiteroles
Profiteroles con pistacchi
Grazie per avermi fatto provare questo dolce che non avevo mai fatto.
Ok! Grazie mille!
Spero di riuscire a partecipare, perchè è il mio dolce preferito e le nuove ricette mi ispirano sempre!!
Vera
Stefi ecco anche la mia 😀
ottima ricetta e Montersino è sempre il mio preferito!
http://cappuccinoandcornetto.blogspot.com/2011/10/i-profiteroles.html
Proverò a fare questi deliziosi bignè…e a riempirli con qualsiasi cosa…speriamo che esca qualcosa che ci assomigli dal mio forno:)
Georgie
http://lechategoiste.blogspot.com/2011/10/profiteroles-deco-alla-crema-di-latte-e.html
cara stefania grazie per questa magica ricetta!! un abbraccio, a presto
Eccomi Stefania! Grazie a te sono riuscita a fare qualcosa che credevo impossibile!
http://ilsorrisovienmangiando.blogspot.com/2011/10/tanti-auguri-me.html
Ecco la nostra ricetta! Ieri sera non funzionava il link alla tua ricetta ma adesso ho sistemato 🙂
http://favolosopasticcio.blogspot.com/2011/10/profiteroles-aux-pistaches.html
Baci baci
cucù… ci sono anch'io
http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2011/10/bigne-come-zucche-e-la-scuola-radio.html
Bellissima la ricetta dei bigne' devo assolutamente provare a farli…..bravissima e complimenti !!!! :))
COMPLIMENTI per la dettagliata spiegazione su come preparare i bignè!
Passando da Francesca (Acquolina) ho letto della ricetta, curiosa sono approdata a te 🙂
Ho salvato la ricetta…proverò sicuramente!
Baci
Ecchimeeeeeeee…e grazie per l'assistenza 😀 , baci Flavia
http://cuocicucidici.blogspot.com/2011/10/la-cronaca-del-profiterole-profiteroles.html
Peccato non essere approdata prima nel tuo blog e leggere questa spiegazione super precisa dei profiterole di Montersino che tanto adoro! ho provato a fare la sua ricetta ma non mi è affatto riuscita ma adesso con i tuoi preziosi consigli ci riproverò, speriamo bene! complimenti per il blog 🙂
Ho provato la ricetta!! Fantastica!! Sono venuti benissimo i bignè!! Grazie:)
Se ti va passa da me per vedere il risultato:D
Ciao!!
Georgie
Non ho mai provato a farlo, i bignè si, ma il profiteroles no! Complimenti per la vittoria, davvero meritata! Un abbraccio
complimenti…provero' anche se sono sicura che il risultato non sara' cosi'…bravissima!
Veramente complimenti!Ti rubo la ricetta:D… ho sempre voluto fare i profitteroles ma non mi ha mai soddisfato l'aspetto della glassa!la tua invece mi sembra veramente bella e lucida 😀
Ciao, ho fatto i tuoi bignè e mi son venuti PERFETTI. L'unica cosa che vorrei sapere è da quale libro di Montersino hai tratto la ricetta, perchè le persone che l' hanno copiata sostengono che non sia di Montersino.
Miriam: la ricetta e il procedimento sono di Montersino e tutto è tratto da "Peccati di gola": ho solo ridotto le dosi in proporzione, per ottenere una quantità "normale" di bignè. Sono contenta ti siano venuti bene! Ciao!
Grazie !
[…] l’avevo anticipato: per la sfida dell’MTC dello scorso mese avevo pensato di torturarvi con la Cassata siciliana. Ricotta, pasta di mandorle, pandi spagna e […]
I think you have remarked some very interesting points , appreciate it for the post. kgbggdcakacd